Tanto affetto, a volte, guasta. Abbiamo soppesato queste parole, le abbiamo appositamente calibrate per non scadere nella superbia o per non presentare una visione distorta della questione; sforzatevi per un secondo di seguirci e alla fine, complici le immagini esemplificative, comprenderete il significato dell’introduzione.
“Troppo affetto guasta” diventa una frase non del tutto azzardata se viene fornito un contesto ideale, ebbene, è ciò che faremo. Vivete con un cane, per farlo felice, decidete di regalargli un peluche nuovo di zecca, con il quale possa divertirsi fino allo sfinimento. Il regalo piace, eccome se piace, perché Fido ci passa l’intera giornata senza staccarsene per un minuto.
Giunge la sera, osservate il cane e notate dei batuffoli bianchi sparsi lungo il pelo. Quella sembra essere proprio l’imbottitura del peluche che in mattinata avevate regalato. Che fine avrà fatto? Se lo sono chiesti anche questi 6 proprietari, ma la risposta non è stata proprio delle più rosee, per utilizzare un eufemismo.
Mi stavo allenando per portare la torcia olimpionica l’anno prossimo
Qualcosa, più di qualcosa, è andato storto
Ho visto molti cani correre liberi per dei campi di grano nei film
Volevo provare un’esperienza simile, non è stata una grande idea
Non accettavo il fatto che nuotasse più veloce di me
Così ho fatto ricorso alla maniere pesanti…
Grazie mamma per questi meravigliosi regali
(Che farò in mille pezzi non appena volterai lo sguardo)
Sentivo freddo e non sapevo come riscaldarmi
Così ho sacrificato i miei peluche…A mali estremi, estremi rimedi, no?
Ho visto delle spine e volevo accertarmi non fosse pericoloso
Forse però ho esagerato…
Ecco, questo è il caso di dirlo: i cani in questione erano talmente presi dalla foga, dall’affetto per il giocattolo, che hanno finito per farlo in mille pezzi, senza neppure accorgersene. Tutto adesso ha senso, siete d’accordo con noi? Un cane può insegnarci cose profonde, nulla di ciò che fanno può essere considerato banale, lasciato al puro caso.