Che sia la rigogliosa foresta amazzonica o l’angusto Circolo polare artico, che si tratti del deserto del Sahara o delle steppe dell’Asia centrale, che si prenda in considerazione una città d’arte europea o un paesino sperduto nella Sierra Nevada, siate pur certi di una cosa, di un dato di fatto: un gatto è passato di lì.
Non stiamo esagerando, non vogliamo volare troppo in là con l’immaginazione, ma dati scientifici supportano le nostre parole. Sebbene la certezza non sia del 100% (per ovvi motivi geografici), si pensa che la gran parte della superfice terrestre emersa sia stata calpestata dalle 4 zampe di un micio, chiunque esso sia.
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Per noi si tratta di una scoperta affascinante, così come sono stupefacenti gli incontri che alcune persone hanno immortalato in giro per il mondo. Individui che hanno deciso di partecipare alla particolare sfida rinominata “CatSpotting“. Prima vi mostriamo le fotografie e infine vi illustreremo in breve di cosa si tratta. Nel frattempo, buona visione!
La principessa di Londra
Questo è il nome della gatta, all’esterno di un negozio iconico nel quartiere di Notting Hill
Abbiamo incontrato questo micio poco fuori San José, in Costa Rica
Non ci ha lasciati soli per tutto il viaggio
In Croazia i gatti sono abituati a fare aperitivo con gli umani
Anche loro adorano la vita mondana, a quanto pare
Alcuni negozi di Stoccolma, in Svezia, hanno dei sistemi d’allarme davvero particolari
Delle volte fanno anche le fusa, pensate un po’
Un micio austriaco che aspetta il suo boccale di birra
Nel frattempo si è addormentato
Prendere una stanza full service in Giappone significa ritrovarsi un gatto in bagno al momento del check-in
Non lo sapevate?
Nel balcone dell’appartamento a Lione…
Ospiti che non sapevo di avere
Tanto divertimento ad Amsterdam
Ma tanto davvero
“CatSpotting” è un progetto online che nasce con la volontà di dimostrare quanto detto inizialmente, ovvero che i gatti sono ovunque. Questi utenti, girando il mondo, hanno avuto modo di conoscere gatti diversi in altrettanto diversi luoghi. Il riscontro perciò non è solo scientifico, ma in qualche modo anche sociale!
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