Non si tratta di un gattino e nemmeno di un cagnolino. Era un minuscolo pipistrello solo e indifeso, la mamma lo aveva abbandonato a pochi giorni dalla nascita e non sarebbe mai riuscito a sopravvivere da solo se qualcuno non l’avesse aiutato.
Quando lo hanno trovato, il cucciolo era grande come un dito. La dottoressa veterinaria Karin Lourens, direttrice del Johannesburg Wildlife Veterinary Hospital in Sud Africa, si è presa cura sin da subito del piccolo pipistrello, garantendogli un posto sicuro dove crescere, esattamente come fa una vera mamma.
Aveva bisogno di essere nutrito ad ogni ora e lo ha fatto con un pennellino per il trucco, quello con la spugnetta che si usa per mettere l’ombretto sugli occhi. La spugnetta infatti assorbe il latte e il piccolo pipistrello riusciva così a succhiarlo e a nutrirsi.
Non è semplice prendersi cura di un neonato, è un lavoro molto faticoso e impegnativo. Richiede amore, dedizione e tanta pazienza. La dottoressa fortunatamente è molto esperta in questo, non è la prima volta che si cimenta in quest’impresa di salvataggio.
Poco dopo l’arrivo dell’animale, la clinica ha accolto altri due piccoli pipistrelli, nella sua stessa situazione. E la dottoressa è diventata anche la loro mamma. Ogni anno, nella zona, sono centinaia i pipistrelli abbandonati dalle mamme, che hanno bisogno di cure per riuscire a sopravvivere.
L’ho fatto centinaia di volte e sono sempre più stupita di quanto siano sorprendenti. Sono esseri piccoli e perfetti con una personalità sempre diversa. Adoro i pipistrelli. Sono così incompresi e hanno una cattiva reputazione, ma sono molto importanti per l’ecosistema. -Ha detto la dottoressa.
Ogni pipistrello che io e il mio team salviamo, porta ad una ricompensa: vederli tornare nel loro habitat naturale. Prendersi cura di un animale così è estenuante, ma noi non smetteremo mai di lavorare per preservare la vita di questi piccoli mammiferi.
Una volta cresciuti e svezzati, vengono poi liberati nuovamente in natura e inizia la loro vita vera.
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