La storia che stiamo per raccontare è molto commovente e parla di un gatto paraplegico che aveva avuto la fortuna di sopravvivere ad un attacco di un cane. Il piccolo infatti faceva parte di una cucciolata di gatti appena nati ma lui era stato l’unico a sopravvivere alla vicenda. In seguito al fatto però il cucciolo aveva perso la funzione delle zampe posteriori.
Il gattino in questione, chiamato Sweet Pea, aveva appena nove settimane. Il piccolo ricevette le prime cure una volta portato in un rifugio nelle Twin Cities, nella grande Minneapolis, negli Stati Uniti. Il piccolo andò in adozione seppur provvisoriamente a casa di una donna di nome Tracy Zins che si è offerta di accoglierlo. La donna aveva così parlato in merito al povero felino:
Ha una storia triste, ma sapevo che non era ancora finita. È lunatico e dolce e so che c’è una famiglia perfetta per lui da qualche parte.
La donna era anche convinta che un giorno il gattino avrebbe riacquistato l’uso della mobilità delle sue gambe. Tracy continuò a dire di lui:
Ha insegnato così tanto a me e ai miei figli, trasmettendoci un messaggio molto importante: semplicemente che avere una disabilità non significa essere infelici.
Ad oggi, Sweet Pea viene curato da Mending Spirits Animal Rescue , un’organizzazione senza scopo di lucro per il salvataggio di animali a Mankato, una città che si trova nello stato del Minnesota (USA).
Tornando a parlare di attacchi di cani, una triste notizia aveva fatto ultimamente il giro del web. Purtroppo una bambina di due anni era stata sfigurata in seguito all’attacco di quattro cuccioli di Labrador nel giugno di quest’anno.
A parlare dell’aggressione era stata la stessa madre, Michele Peden, che era rimasta traumatizzata dall’accaduto. La donna aveva raccontato che sua figlia Felicity era rimasta a casa con i cuccioli appena adottati. Purtroppo proprio in quel frangente si era consumata la disgrazia e l’ospedale contattò i genitori telefonicamente spiegando l’accaduto.
Al loro arrivo si trovarono difronte ad una scena orribile. La bambina aveva viso e collo mutilati e i cani le avevano persino mangiato un orecchio. I genitori della povera bambina ritennero giusto diffondere la vicenda sui social come forma di avvertimento per le altre famiglie. Il post finì per essere condiviso centinaia di volte.
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