Alessandro MarinucciQuanto può risultare impattante l’espressività di un gatto ai fini della comprensione di una situazione? Ce lo siamo chiesti e, nell’immediato, abbiamo deciso di scovare una risposta quanto più soddisfacente possibile. Per esaudire tale desiderio, ci siamo avvalsi di quell’inesauribile fonte che è il web, un posto in cui, se si è in grado di cercare, si può trovare di tutto.
Ve lo anticipiamo: la risposta alla domanda iniziale l’abbiamo trovata, ma per mantenere alta la suspense, ve la sveleremo in conclusione. Prima vogliamo “girarci un po’ attorno” senza toccare il punto della questione. Ecco, in virtù di ciò, dobbiamo tirare in ballo nientemeno che il teatro.
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Ora, tutti noi siamo pienamente consapevoli delle capacità attoriali dei gatti; queste creature sono in grado si simulare e dissimulare un’emozione in pochi attimi, facendo credere allo spettatore (noi proprietari) chissà quali risvolti, per poi rimanere puntualmente sorpresi. Ma non ci limitiamo alle sole parole, per esprimere un concetto del genere ci vogliono delle immagini, 8 per la precisione!
Lo trovi divertente?
Beh, ridi pure, perché domani sarai costretto a smettere…
Aiutatemi!
La neve sta prendendo vita, mi vuole risucchiare!
Non ci sono per nessuno
E per nessun motivo
Perché mi avete lasciato con lei?!?!
Perché mi avete fatto questo?!?!
Pronta per recitare nel remake de “Lo Squalo”
Decisamente
Scendi in cantina, ti aspetta una sorpresa
Eh sì, e che sorpresa
Non osare toccarmi
La pagherai cara!
Sciopero della camminata
Adesso
NO! La risposta è NO! Sapete perché? Beh, è semplice, perché se un gatto è in grado di simulare fino a tal punto, una sua espressione può risultare fuorviante ai fini della comprensione del contesto. Eccoci giunti alla conclusione del nostro trattato non proprio scientifico sul comportamento dei gatti, amanti del teatro, dello scherzo e del divertimento.
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Vincenzo Mazzei
