La storia che stiamo per raccontare è a dir poco commovente. I protagonisti della vicenda erano due leoni, Leo e Muneca che vivevano nella riserva dell’Adi (Animal Defenders International) in Sudafrica.
Leo e Muneca erano stati salvati da un circo e vivevano in libertà, nella riserva. I leoni avevano un forte legame di amicizia e affetto tanto che vivevano letteralmente in simbiosi. Rimasero compagni per tutta la vita tanto che quando Muneca si era ammalata, Leo rimase al suo fianco fino al suo ultimo respiro.
Gli operatori avevano raccontato la commovente storia dei due felini. Infatti i leoni si trovavano in Perù e vivevano rinchiusi in una gabbia piccolissima, nel 2014 però vennero trasferiti in Sudafrica. Nella loro nuova vita ebbero dei cuccioli e vissero serenamente insieme a loro.
Dopo 8 anni di convivenza Muneca si ammalò gravemente e Leo rimase al suo fianco per tutto il tempo della malattia. Stava sdraiato al suo fianco quasi volesse proteggerla, ma alla fine la leonessa lasciò questa vita e si separarono per sempre.
Muneca aveva un tumore ai polmoni e in aggiunta altri problemi ai vari organi interni. Per gli operatori dell’Adi non si trattava solo di problemi legati all’età. Infatti essi sostenevano che si trattasse di conseguenze dovute a ripetuti maltrattamenti subiti quando faceva parte del circo.
Purtroppo Leo si era ritrovato solo all’età di 19 anni e questo preoccupava molto gli operatori della riserva. In ogni caso le persone che si occupavano di lui avevano lasciato delle dichiarazioni che lasciavano ben sperare sul suo futuro. Uno di loro aveva infatti commentato:
Il team del Wildlife Sanctuary lo ha tenuto d’occhio per controllare i suoi movimenti, dandogli ancora più attenzione e cure, somministrandogli pasti più piccoli e più regolari e interagendo maggiormente con lui. Trascorre gran parte della giornata dormendo sotto gli alberi nel suo habitat, proprio come faceva con Muñeca. Il nostro caro vecchio guerriero sta bene!
LEGGI ANCHE: Leone sorprende il fotografo con un ruggito spaventoso, poi gli fa l’occhiolino e gli sorride