Alessandro MarinucciTogliamoci il dente: i cani non sanno cosa sia lo spazio personale; non hanno la minima idea di come si rispetti, al contrario sanno esattamente come trasgredirlo in ogni sua forma. Per questo sono cattive creature? Sia mai! Come noi ancora oggi non comprendiamo dal punto di vista scientifico alcune minuzie delle loro abitudini, allo stesso modo a loro è permesso non concepire la privacy.
Messe avanti le mani, procediamo con la tematica odierna, che forse dirà qualcosa (anche più di qualcosa) a chi sa cosa significhi condividere il tetto con Fido. Situazione tipo (una delle più divertenti a nostro modo di vederla): siete apparentemente soli in casa e andate in bagno. La porta è socchiusa…
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In quel preciso istante, quando meno ve lo aspettate, vedete spuntar fuori il muso del vostro carissimo cagnolino; facendo leva, egli apre man mano la porta, fissandovi come se fosse la cosa più normale del mondo. Ecco, in quel lasso temporale, qualunque diritto allo spazio personale viene infranto come se fosse un bicchiere di vetro che cade dal 4° piano di una palazzina. Bello eh.
Ormai lavorare è diventata pura utopia
Soprattutto quando lei ha voglia di giocare
Non ti preoccupare
Sarò io la tua coperta
Il suo sorriso la dice lunga
Ineguagliabile
Ma non ci possiamo lamentare
Giusto che sia così
Nuovo questo tappeto?
Quale tappeto?
Ecco, si impara fin da piccoli
Ignorare la privacy è un talento
No ma fai pure
Non mi dai mica fastidio
Me la ricordavo più spaziosa questa poltrona
Chissà per quale motivo…
Come dicevamo, la nostra è un po’ la scoperta dell’acqua calda. Però non ci interessa molto, perché troviamo che l’argomento possieda una valenza comica non indifferente e ci teniamo a sfruttarla anche solo per un sorriso sincero. Ecco, un vostro sorriso, scatenato dalla simpatia dei cani, è per noi motivo di vanto; vorrà dire pur qualcosa!
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Davide M. Scortese
Vincenzo Mazzei
