Noi umani, noi persone, abbiamo un problema molto grande, anzi, gigante: non ci accontentiamo mai, vogliamo sempre di più, aspiriamo ad una perfezione che non esiste, le quantità non sono mai abbastanza. Non è una critica (d’altronde è per via di questo ragionamento implicito che abbiamo raggiunto gli standard evolutivi odierni) ma una presa di coscienza.
Prima che iniziate a farvi domande sul senso della questione, introduciamo l’elemento che, più di tutti, si contrappone al nostro modo di pensare: i cani! Seguiteci nel nostro discorso: avete presente quella falsa gioia che a volte proviamo quando riceviamo il classico regalo di Natale della zia? Ecco, se fossimo degli amici a 4 zampe, la sopracitata gioia sarebbe tutt’altro che falsa.
Perché i sentimenti canini sono sempre reali, mai velati da qualcos’altro. Quindi regalare un qualcosa ad un cucciolo, come (esempio totalmente casuale e per nulla attinente alle immagini che tra poco vedrete, no…) un peluche, genera in lui un’emozione fortissima che ricambierà col suo infinito amore.
Legami interspaziali
Solo loro sono in grado di crearli
Un cuscino-giraffa…
E tanto, tanto amore
Beh, a noi sembra soddisfatto
Come dargli torto
Se ne va in giro per casa col nuovo regalo
Saranno tre giorni che prosegue
Mettere in mostra ciò che si ha per creare invidia
Anche i cani sanno cosa significhi
Non ci vede nulla, ma è felice
Ed è la cosa che conta
Diciamo che il tempo non è stato benevolo col peluche
E forse nemmeno lo stesso cane è stato fin troppo buono
Una pecorella peluche per amica
La migliore che ci sia
E chiudiamo con la morale della storia, con l’insegnamento che dobbiamo trarre dal comportamento canino: impariamo ad apprezzare il gesto, non sottovalutiamo chi pensa alla nostra felicità, anche se quel pensiero si tramuta in un oggetto che potrebbe avere poco valore. I cani, ancora una volta, sono maestri di vita.
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