Dei contadini adottano un gattino e lo portano nella loro fattoria dove il piccolo trova una mamma speciale, una gallina. Tra quelli che potremmo definire una preda ed un predatore, invece, si stabilisce un particolare rapporto, basato sull’amore reciproco.
La gallina sviluppa un amore materno nei confronti del gattino
Una famiglia di contadini, adotta un gattino orfano, e lo porta con sé nella casa in campagna. Il gattino è una femminuccia e decidono di chiamarla Eno. I proprietari della tenuta avevano un pollaio ed una loro gallina, di nome Koko, mostra particolare interesse verso il piccolo felino. Eno aveva scelto la sua cuccia in un angolino del pollaio e Koko si andava a posizionare proprio sopra la gattina mentre questa dormiva. Il volatile proteggeva il micio tra le sue ali, tenendolo al caldo, proprio come farebbe una chioccia con i suoi pulcini.
Eno cresce ed il pollaio diventa la sua casa, tant’è che vi partorisce ben 7 gattini, poiché per lei non esisteva un posto più sicuro. Koko assume gli stessi atteggiamenti che aveva all’arrivo di Eno, anche nei confronti dei nuovi arrivati. La gallina funge da “mamma adottiva” per i gattini, infatti, quando Eno si allontana dalla cuccia è lei che protegge e si prende cura dei micetti.
I gattini infastidiscono il resto del pollaio
Tuttavia, sono pur sempre specie diverse tra loro, che necessitano di ambienti diversi. Infatti, uno dei problemi che la famiglia ha riscontrato è stato un calo nella deposizione delle uova da parte delle altre galline del pollaio, in quanto disturbate dalla presenza dei gattini. Man mano che i micetti crescono diventano più attivi e molto curiosi, andando ad infastidire gli altri pennuti durante la covata. Per questo la soluzione trovata dai contadini è stata quella di creare una nuova casina per i gatti vicino al pollaio, in modo da tenerli vicini ma pur sempre separati. Per fortuna, dopo un po’ di tempo, le galline hanno capito di essere al sicuro ed hanno ricominciato ad ovodeporre.
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