Una mamma gatta è stata recuperata dalla strada con quattro piccoli gattini

Gli animali abbandonati di solito conducono una vita molto difficile, dato che sono costretti ad affrontare situazioni molto complesse e pericolose.
Non hanno un posto caldo dove stare e devono cercare di accaparrarsi il cibo da cinque gliene dia un po’. Per non parlare delle mamme incinta. Loro devono procurarsi il cibo per sé e per i loro piccoli gattini.

Per questo sono stati aperti dei centri di recupero specializzati per animali abbandonati. In particolare in San José, in California, l’associazione Mini Cat Town è una delle più popolari in città e fin’ora ha salvato tantissimi randagi dalla strada.
Da poco è stata la direttrice dell’associazione è stata contattata per il salvataggio di una famiglia di cinque piccoli gattini insieme alla mamma, abbandonati in strada.

Il salvatore si accorse, passando per un vicolo sporco e defilato, che al lato vicino ad un cassonetto vi era un gomitolo di lenzuola appallottolato. Non era strano finché il gomitolo non iniziò a miagolare. Osservando più da vicino si accorse che una mamma gatta era invasa di piccoli gattini pelosi che miagolavano per chiederle il latte. Povera mamma! lasciata li al freddo da sola ad accudire cinque teneri piccoli.

Così l’uomo non attese molto prima di contattare l’associazione Mini Cat Town e portare l’intero gomitolo al centro. La mamma era piuttosto spaventata e soprattutto diffidente con le persone che toccavano i suoi piccoli. Questi ultimi avevo di sicuro non più di qualche mese ed erano di un colore davvero strano!

Avevano un colore del pelo molto raro per dei gattini: erano di colore cioccolato- cannella, veramente adorabili e particolari. Non si meritavano affatto di essere abbandonati..
Al centro di recupero fu inizialmente difficile fa adattare la mamma alla nuova situazione e alle persone intorno che toccavano e maneggiavano i suoi pelosini.
Voleva a tutti i costi proteggere i suo bimbi, e questo era comprensibile.
Ma nel giro di una settimana capì che il personale dell’associazione non era lì per fargli del male, anzi per aiutare lei e i suoi piccoli a rimettersi in forze e ad avere tutto ciò di cui avevano bisogno.