Per i gatti che vivono dentro casa, la lettiera è decisamente quotidianità. Si tratta di uno strumento che permette loro di non aver bisogno alcuno di uscire fuori dalle mura domestiche per espletare le loro necessità fisiologiche: basta che si abituino ad utilizzarla facilmente e comodamente.
Tendenzialmente, il gatto va di natura all’interno della lettiera per fare i bisogni. Infatti, proprio questo strumento è fatto in maniera tale da simulare il terriccio naturale nel quale il gatto andrebbe di sua spontanea volontà ad urinare e defecare.
In natura, il gatto è abituato a ricoprire i propri escrementi. Si tratta di una strategia escogitata per sopravvivere, per diversi motivi. Innanzitutto, le feci sono un segnale chiaro e lampante della presenza dell’animale e della sua colonia/famiglia all’interno di un territorio. Questo non risulta essere utile ai fini di sopravvivenza, proprio perché essendo un predatore di piccole dimensioni, il gatto riesce così a non farsi scoprire dalle sue prede, ma anche da altri predatori più grandi.
Un’altra motivazione invece è di carattere igienico sanitario. Le feci portano con sé moltissimi microrganismi, molti dei quali sono patogeni di scarto sia dell’intestino, ma anche del resto del corpo. Per questa ragione, vediamo che possono risultare parecchio infettivi per gli altri gatti. I gatti in natura, quindi, decidono di ricoprire i propri escrementi per evitare spargimento di patogeni. Quindi, la lettiera risulta un modo fondamentale per andare a mimare l’etologia in natura.
Come insegnare al cucciolo ad usare la lettiera
Per quanto l’uomo si sforzi, la lettiera non è comunque identica alla terra vera e propria, nella quale il gatto preferisce di default fare i propri bisogni. Nella disposizione degli elementi in casa bisogna assolutamente essere precisi. Infatti, è bene ricordare che i gatti devono sempre avere l’area dove mangiano e dormono lontano dall’area dei bisogni.
Con il cucciolo, se la madre è presente già in casa, la cosa è abbastanza istintiva e semplice: intorno ai 30 giorni di vita si dirigerà automaticamente verso la lettiera, andando ad imitare il genitore. Sta di fatto, però, che è molto più comune avere dei gattini piccoli senza la mamma, quindi in questo caso bisogna invitarli ad andare nella lettiera.
Perciò, si deve andare per tentativi. Innanzitutto, potete far approcciare il gattino avvicinandolo voi stessi alla lettiera, iniziando a farlo scavare delicatamente con la zampina anteriore. Piano piano, il micio riuscirà a capire che quel luogo è perfetto per i suoi bisogni.
Inoltre, è essenziale evitare di spaventare il gattino con rumori forti ed evitare anche di spostare troppo spesso la lettiera. Non bisogna disorientarlo, sopratutto se è solo e non ha punti di riferimento animale con sé.
Come insegnare al gatto adulto ad usare la lettiera
Per quanto riguarda il gatto adulto, i discorsi sono un poco diversi. Infatti, bisogna analizzare la situazione. Se si tratta di un gatto che ha da sempre usato la lettiera e che smette di colpo, vuol dire che c’è sicuramente qualche problema, che sia traumatico o comportamentale.
Se invece il soggetto per la prima volta si avvicina ad un oggetto del genere, bisogna fare le cose con calma. Innanzitutto, dobbiamo presentare la lettiera al nostro amico, facendogliela odorare, cercando anche di incuriosirlo.
Dopodiché possiamo pensare di aiutarlo nell’approccio, proprio come nel cucciolo, e metterlo a proprio agio all’interno della cassetta, mimando con lui il gesto di scavare. Importante è fargli associare tutto ciò a qualcosa di positivo, quindi potremmo per esempio premiarlo ogni volta che la usa e fargli capire che è questo il modo giusto di fare i propri bisogni.
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