Oggi vogliamo raccontarti una storia davvero commovente. Questa giovane lince, ahimè, è stata rifiutata fin da piccola dalla sua vera mamma, così, un gatto, ha deciso di prendersi cura di lei.
Sia il gatto che la lince sono entrambi dei felini, solamente che il gatto generalmente viene addomesticato, mentre la lince vive in maniera selvatica senza bisogno di altri. Anche la differenza di taglia fra i due non è assolutamente da sottovalutare. Si pensi che una lince adulta può arrivare a pesare fino a ben 30 kg per quanto riguarda il maschio e ben 21 kg per quanto riguarda la femmina. Al contrario, un gatto, se di taglia gigante, può arrivare a pesare fino ad un massimo di 7-9 kg.
Anche le differenze caratteriali fra questi due esemplari sono molteplici, ma, con questo articolo, gli animali ci insegnano a mettere da parte le varie diversità per aiutare il prossimo.
Nika, è il nome di questo splendido esemplare di lince. La piccola però, fin dal primo giorno di vita non ha avuto un inizio degno di nota. La sua mamma l’ha rifiutata e lasciata sola senza pensarci due volte, così, lei, sentendosi abbandonata ha iniziato a buttarsi giù moralmente.
Quest’ultima si trovava all’interno di uno dei parchi nazionali che si occupano appunto di aiutare animali in difficoltà. Tutti i dipendenti cercavano di farla giocare, mangiare, divertirsi, ma niente, la piccola non ne voleva proprio sapere.
Un giorno però, uno dei dipendenti del parco, ebbe una brillante idea. La sua gattina aveva da poco partorito dei magnifici cuccioli che amava e proteggeva alla follia. Così, l’idea di provare a far diventare quest’ultima una mamma surrogata per la lince, gli balenò in testa fin quando non ebbe il consenso di provarci.
Portò mamma gatta a lavoro con se e la fece approcciare con la cucciola di lince. Inizialmente fu molto strano, i due esemplari si scrutavano a vicenda senza capire bene cosa ci facessero lì, insieme, nello stesso posto.
Subito dopo, però, le due ebbero modo di coccolarsi, conoscersi e di avere fiducia l’una nell’altra. La piccola Nika iniziò a stare meglio, a mangiare di nuovo e soprattutto a giocare insieme a quella che per lei era una figura materna a tutti gli effetti.
Ancora una volta gli animali ci insegnano quanto la differenza di specie sia un concetto obsoleto se messo a confronto con i sentimenti. Dovremmo tutti imparare a vedere il mondo con gli occhi dei nostri amici a quattro zampe.
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