Gli scienziati svelano il segreto della lingua dei gatti e riescono anche a ricreare un suo equivalente artificiale. I gatti, si sa, sono degli animali molto puliti: basti pensare che passano un quarto della loro giornata a leccarsi.
Tutto questo è favorito dalla loro lingua che ha una superficie ruvida che gli permette di pulirsi in modo perfetto. L’ingegnere meccanico Alexis Noel, proveniente dal Georgia Institute of Technology, ha studiato a lungo la composizione e la funzione della lingua dei gatti.
In precedenza, si pensava che la lingua di questi animali fosse rivestita da piccolissime sporgenze a forma di cono. Questa teoria, però, è stata messa in dubbio dopo che il gatto di Alexis, mentre leccava con la lingua un plaid, rimase incastrato nel tessuto.
Tutto ciò da sapere sulla lingua dei gatti
In seguito, è stato scoperto che la lingua dei gatti è ricoperta da speroni che assomigliano a degli artigli. Questo, difatti, spiegherebbe ciò che è accaduto al gatto di Alexis.
Alcuni di questi artigli, chiamati ganci, assomigliano a degli artigli e servono a raccogliere lo sporco, mentre altri, chiamati velcro, aiutano a raccogliere i capelli. In seguito, lo scienziato ha studiato più nel dettaglio il processo di distribuzione della saliva sulla pelliccia di questi animali.
Questa ricerca è stata condotta assieme ad un collega, di nome Noel David Hu, con cui ha sviluppato nuovi dispositivi e tecnologie. Insieme sono arrivati alla conclusione che, quando i muscoli della lingua si muovono, queste appendici vengono spinte verso l’alto.
Inoltre, gli scienziati hanno anche esaminato le lingue delle linci, dei puma, delle tigri e dei leoni. Ne è venuto che gli speroni di questi animali hanno tutti delle forme simili.
Dopo tutte queste ricerche e con le informazioni raccolte, finalmente gli scienziati sono riusciti a ricreare l’equivalente della lingua dei gatti.
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