Grazie ad “Hachiko – Il tuo migliore amico”, il film di Richard Gere del 2009, tutto il mondo conosce la storia dell’Akita Inu, il cane più fedele del mondo, che ha aspettato il suo padrone, davanti alla stazione ferroviaria, per molti anni. Questo film è tratto da una storia vera. Il protagonista si è spento l’8 marzo del 1935. Da quel giorno l’8 marzo è diventato il simbolo, non solo della festa delle donne, ma anche l’anniversario della morte di Hachikō.
La storia di Hachikō e di come avvenne la sua morte
Il proprietario di Hachiko è un professore universitario, Hidesaburō Ueno, che lo acquista da cucciolo, nel 1924. Il vero nome del cucciolo è Hachi, che in giapponese significa “8”, un numero fortunato secondo la tradizione locale. Dopo aver preso con sé Hachi, i due si trasferiscono da Odate, il luogo in cui era nato ad una città in provincia di Tokyo, Shibuya.
Come si vede nel film che poi rappresenta la realtà dei fatti, questo cucciolone accompagna ogni mattina il proprietario alla stazione ferroviaria. L’uomo lavora fuori città e tutti i giorni va a prendere il treno. Hachiko lo aspetta fuori dalla stazione, fino a quando non il professore non ritorna. Ma, un triste giorno del 1925, mentre era a lavoro, Ueno viene colpito da un ictus e muore poco dopo, senza poter salutare il suo migliore amico.
Nel frattempo Hachiko stava aspettando il suo rientro alla stazione di Shibuya, che purtroppo non tornò mai più. Dal quel giorno il cane passò tutta la sua vita lì, nella speranza di poter rivedere il suo proprietario. Sono passati 10 lunghi anni, fino a quando anche Hachiko non attraversò il ponte dell’Arcobaleno. L’8 marzo del 1935, in piazza Shibuya, fu ritrovato il suo corpo senza vita.
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