Sebbene fare un discorso universale sia pressoché impossibile, perché sminuirebbe le differenze ovvie e naturali che esistono tra gli individui di tutto il mondo, si può dire, tenendo conto delle eccezioni, che la maggior parte delle persone dotate di cellulare abbia avuto modo di sperimentare il piacere derivante da una foto ben fatta.
Attenzione, non vogliamo dire che fare le foto sia un piacere per tutti o che chiunque scatti fotografie con il telefono sia mosso da qualche sentimento superiore. No, quello che abbiamo scritto nell’introduzione è leggermente diverso, più sfumato se vogliamo. Il discorso ruota tutto attorno alla soddisfazione che uno scatto ben riuscito possa suscitare.
Una soddisfazione che poi resta soggettiva, ma per molti deriva da elementi di comune centralità. Esempio banale: fare una foto ad un paesaggio naturalistico soddisfa per la presenza di elementi caratteristici come il mare, le montagne, gli alberi e così via. E se questi elementi fossero i nostri amici a 4 zampe? Avete capito dove vogliamo andare a parare…
Un bel Natale
Solo perché c’è lui
Il sorriso che vi migliora la giornata
Non c’è di che
Momenti unici
Al fianco di amici unici
Doveva essere una foto ad un lago quiete, avvolto da una natura solitaria
La filosofia dell’immagine si è scontrata con le manie di protagonismo del mio cane
Uh, un cucciolo di foca!!!
Li adorooooo
Raggiungetela voi la pace dei sensi con un cagnolino che vuole solamente giocare
Per di più saltandovi addosso nei momenti meno opportuni
Concludiamo con una constatazione che si percepisce anche attraverso le fotografie appena mostrate: i cani rendono singolari momenti che apparentemente non lo sono. Incredibile pensare come non lo facciano con delle azioni precise, con degli intenti particolari, no; loro rendono speciali, per l’appunto singolari, specifici momenti grazie alla sola presenza. Beh, vorrà pur dire qualcosa…