La vicenda che andremo a raccontarvi vede come protagonista una gatta di nome Jenny. Si trattava di una piccola randagia che viveva nelle fogne. Qualcuno si era accorto di lei, perciò la portarono in salvo all’interno di un rifugio per animali.
Una volta giunta nella struttura si accorsero che Jenny era incinta, per cui era necessario che la sua salute fosse ristabilita al più presto possibile. La povera gattina infatti era stata trovata in evidente stato di malnutrizione e questo rappresentava un grande pericolo per la sua vita se fosse entrata in travaglio.
Grazie all’impegno e alla costanza dei volontari le sue condizioni migliorarono nel giro di poco tempo. In ogni caso la piccola rimaneva schiva nei confronti di chiunque l’avvicinasse. Fortunatamente col passare del tempo anche questo suo problema sembrava essere cosa passata.
Quando i volontari si sentivano più tranquilli sulle sue condizioni, la piccola Jenny iniziò a tornare allo stesso atteggiamento che aveva avuto quando entrò al rifugio. Aveva iniziato a non mangiare più e tornò ad avere quegli atteggiamenti di distanza con tutti.
Tutto ciò venne ricondotto al fatto che la piccola stava iniziando il travaglio e infatti da li a poco Jenny diede alla luce i suoi cuccioli che fortunatamente erano in ottime condizioni di salute.
Crescendo uno dei piccoli però mostrava delle diversità rispetto agli altri. Il suo pelo era riccio e non mostrava somiglianze con nessuno dei suoi fratelli. Nemmeno il veterinario riusciva a spiegarsi il perché, non gli era mai capitato di vedere un gatto con quelle caratteristiche.
Sottoposero il gattino ad alcuni esami per stabilire il suo stato di salute e scoprirono che fosse in ottime condizioni di salute perfettamente in grado di vivere una vita come tutti gli altri.
Contattarono anche un allevatore di gatti che era molto informato sui felini ma anche lui non aveva spiegazioni sull’aspetto del gattino. In ogni caso però si propose per l’adozione, in quanto riteneva di non aver mai visto un micio così bello.
In ogni caso concludiamo dicendo che tutti gli animali che non hanno una casa abbiano diritto ad avere una famiglia e tanto amore, a prescindere dall’aspetto esteriore. Ci sono ancora troppi animali nei rifugi in cerca di una posto in cui vivere per sempre.
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