Questo cucciolo stava per non farcela, se non avesse trovato l’amore in un veterinario e la costanza nel lavoro di un infermiere veterinario, non ce l’avrebbe fatta. Infatti, oggi vi racconterò la storia di un pelosetto del tutto speciale ma che, purtroppo, è stato aggredito dalla sua stessa mamma. E, per questo motivo, l’allevatore che lo teneva in casa decise di rivolgersi ad una clinica veterinaria per effettuare l’eutanasia. Pensava che non si fosse spazio al mondo per uno come il suo cagnolino che, tra le altre cose è anche cieco. Ma, fortunatamente, questa condizione fu presto smentita, andiamo insieme a leggere come.
Questo cucciolo di cane ora si chiama Bing Bong ed è in buone mani grazie a delle persone che si sono prese cura di lui. Non possiamo sapere con certezza il motivo per cui la sua mamma naturale ha cercato di aggredirlo. Probabilmente aveva intuito che fosse diverso rispetto a tutti gli altri.
Infatti, necessitava di cure ed era cieco, tanto che il suo ex proprietario preferiva fargli fare l’eutanasia. Piuttosto che aitarlo a vivere come meritava, per questo quando il veterinario lo vide si rifiutò immediatamente di farla.
Anzi, si propose lui stesso per aiutare il pelosetto neonato a trovare una casa nella quale stare. Prima, però, doveva esser sottoposto a tutte le cure di cui aveva bisogno. Infatti, doveva prendere ancora latte e doveva esser svezzato nel migliore dei modi.
Nel frattempo, l’infermiere veterinario della struttura, Kim, capì che doveva prendersi cura di lui. Lo portò in casa e non lo lasciò neanche per un secondo. Durante la sua crescita dimostrò di essere un tipo curioso e che non si lascia abbattere da nulla. Tanto che, una volta ambientato, è riuscito ad entrare in stretta confidenza con i suoi fratelli canini.
I quali lo seguono in ogni avventura. Ora, quando è felice, salta in alto come un gazzella e è in grado di mostrare ogni suo sentimento al suo papà adottivo che lo conosce come le sue tasche. Non è meraviglioso?