Gli animali randagi non hanno una vita semplice, poiché non hanno nessuno che si prenda cura di loro. Ogni giorno devono andare in giro per le strade per cercare qualcosa da mangiare e un posto caldo in cui potersi riparare. Ma, questo non basta per sopravvivere, poiché spesso sono colpiti da alcune malattie e nessuno se ne accorge, nessuno fa niente per aiutarli. Un povero cane paralizzato agli arti posteriori è stato trovato nella spazzatura, mentre strisciava con gli arti posteriori per cercare del cibo. I volontari lo hanno portato immediatamente da un medico veterinario, che ha fatto il possibile per aiutarlo.
Soccorritori riescono ad alleviare il dolore del cane paralizzato, donandogli una seconda possibilità
In una calda giornata d’estate, i volontari di Aid for Animals, un’associazione che si occupa del salvataggio di animali randagi, ha trovato un povero cagnolino che giaceva tra i sacchi della spazzatura. L’animale non riusciva a camminare sulle sue zampe, ma si portava in avanti strisciando il posteriore a terra e facendosi forza con gli arti anteriori. Aveva le gambe paralizzate, i muscoli atrofici per il disuso, ma nessuno sapeva cosa gli fosse successo.
I soccorritori lo hanno caricato in macchina e portato immediatamente da un medico veterinario. Alla visita generale il cagnolino non presentava nessuna ferita, nessuna frattura, eppure non appena qualcuno lo toccava, si irrigidiva subito per il dolore, a volte reagiva ringhiando ed abbaiando. Così il veterinario gli somministrò antidolorifici ed antinfiammatori per cercare di alleviare il suo male. Non appena i farmaci raggiunsero l’effetto sperato l’atteggiamento del cane cambiò, mostrandosi più dolce e socievole.
L’animale aveva bisogno di tanta fisioterapia per sciogliere i muscoli e rilassare i legamenti. Finalmente dopo tante sedute di fisioterapia il cucciolo sembrò stare meglio. Ogni giorno migliorava sempre di più. Oggi il cagnolino si chiama Comodo e sta molto meglio, adesso ha solo bisogno di una nuova famiglia che sia disposta ad adottarlo ed a prendersi cura di lui.