A Tijuana, in Messico, una donna ha aperto un rifugio per trovatelli. Ne accudiva ben 200 e proprio il sovrannumero le impediva di svolgere al meglio il proprio servizio. Dei soccorritori hanno, così, deciso di prendersi a carico la situazione di un cane, Sol. Da 16 anni era ospite della struttura e versava in cattive condizioni. Oltre all’età, pesavano su di lui pure le complicazioni di salute. Non riusciva neppure ad aprire gli occhi e una zampa era compromessa.
Cane afflitto da problemi di salute viene adottato dopo 16 anni spesi in rifugio
Uno dei volontari lo ha preso in affidamento per poi portarlo a Los Angeles, dove uno studio veterinario si è preso cura del quadrupede. Il primo appuntamento non è andato nel migliore dei modi, anzi: mentre si trovava sul marciapiede, Sol è crollato al suolo. Le forze sembravano averlo totalmente abbandonato.
Nemmeno i suoi salvatori erano certi del lieto fine, ciononostante hanno perseverato. Consapevole dello spiccato istinto di sopravvivenza che alberga nel migliore amico dell’uomo, hanno deciso di concedergli una settimana per stabilire se e quali sarebbero stati i progressi all’azione dei farmaci.
Tenevano incrociate le dita, pregando il cielo affinché gli desse la forza necessaria. Con loro grande gioia, Sol ha cominciato a segnalare dei miglioramenti. Il lunghissimo periodo passato a Tijuana ne aveva temprato lo spirito e, passo dopo passo, è rinato. Serviva giusto trovargli una sistemazione definitiva.
Uno dei buoni samaritani avrebbe tanto voluto prenderlo con sé, salvo poi ritrattare, una volta capito che Saul avrebbe avuto l’esigenza di un genitore umano a sua disposizione 24 ore su 24. Ed è stata allora che la sua amica Molly, residente a due isolati di distanza, ha presentato domanda di adozione. Vista una foto del “batuffolo di pelo” su Instagram, è scattato il colpo di fulmine: avrebbe vegliato su di lui per il resto dei suoi giorni.
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