Le associazioni di salvataggio di animali randagi si occupano di rimuoverli dalla strada e di portarli in rifugio, dove assicurano loro un tetto sulla testa e cibo ed acqua. Prima di metterli in rifugio, i volontari controllano la presenza del microchip, dispositivo che ne indica la proprietà di qualcuno. Un giorno però, i ragazzi catturano una cagnolina che pensavano fosse randagia, poiché non aveva il microchip, ma dopo qualche giorno scoprono essere un cane di proprietà e che la sua famiglia stava tornando a prenderla.
La cagnolina impazzisce di gioia quando vede che la sua famiglia è tornata a prenderla
La protagonista di questa storia è una cagnolina, di razza meticcio, di nome Ashley. La piccola era fuori casa con la sua famiglia, ma ad un certo punto si è allontanata involontariamente da loro. Inizialmente i proprietari non si erano accorti dell’assenza della cucciola e questo creò una distanza maggiore tra di loro.
Quando se ne accorsero era già tardi, hanno cercato per tutto il pomeriggio ed anche i giorni successivi, ma Ashley sembrava svanita nel nulla. Più passavano i giorni, più i padroni perdevano le speranze. Fino a quando, un giorno, un uomo li chiama per comunicarli di aver visto la loro cagnolina in un rifugio, distante quasi 400 km da loro.
I signori non riuscivano a spiegarsi come fosse arrivata fino a lì, ma senza pensarci un secondo si precipitarono nella struttura. Ashley, non avendo il microchip, è stata confusa con un cane randagio, per cui i volontari l’hanno catturata e messa in gabbia. Quando la piccola rivede la sua famiglia non riesce a contenere la gioia, picchia il muro con la sua zampetta, sorride ed inizia a piangere di gioia, implorando di essere liberata per poter riabbracciare la sua famiglia.
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