I cani randagi non hanno una vita semplice, poiché non hanno nessuno che si prenda cura di loro, quindi per poter sopravvivere devono cavarsela da soli. Ogni giorno devono andare in giro per le strade nella speranza di riuscire a trovare qualcosa da mettere sotto i denti e d’inverno devono cercare anche un posto caldo in cui potersi riposare. Per questo motivo, un cane randagio non riesce a contenere la gioia quando capisce che sarà portato in rifugio ed avrà una “casa”, ma il suo umore cambia quando, dopo 400 giorni, ancora nessuno lo ha adottato.
Con il passare del tempo le speranze di poter essere adottato diminuiscono e l’umore del cane precipita
Un cagnolino meticcio, probabilmente un incrocio con un Alano, di nome Moose, viene catturato da alcuni volontari della Benton Franklin Humane Society, a Washington, e portato in rifugio. Il randagio era molto felice, poiché finalmente avrebbe avuto una casa e qualcuno che gli procurava da mangiare. Non avrebbe mai più dovuto soffrire la fame ed il freddo.
Purtroppo quello che sarebbe continuato a mancargli era l’amore di una vera famiglia. Così passano i giorni, i medi e poco più di un anno e nessuno chiede di lui. Moose aveva perso quella gioia che lo contraddistingueva dagli altri, diventando anche lui molto silenzioso e triste. Ma, finalmente al suo 401° giorno di permanenza in rifugio, una coppia di ragazzi si reca in struttura per prenderlo a portarlo a casa con loro.
Moose aveva finalmente trovato quello che stava cercando da tempo, qualcuno che lo amasse e che gli dedicasse il suo tempo. Ora vive felice con i suoi nuovi proprietari che lo amano tanto.
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