Cane nero in un campo di mirtilli

Una donna trova un cane nero randagio rannicchiato in un campo di mirtilli: l’animale aveva una gamba rotta e non riusciva a muoversi (VIDEO)

I cani randagi non hanno una vita semplice, poiché non avendo nessuno che si prende cura di loro, devono cavarsela da soli. Ogni giorno devono andare alla ricerca di qualcosa da mangiare e di un posto caldo in cui potersi riposare. Purtroppo questo non basta per sopravvivere perché non avendo protezione nei confronti di virus, batteri e parassiti e facile che si ammalino ed anche in questo caso, nessuno se ne accorgerebbe e li curerebbe; accade lo stesso in caso di ferite traumatiche. Una volontaria si è imbattuta in un cane nero, molto spaventato e dolorante, che giaceva immobile in un campo di mirtilli, a causa di gravi ferite e fratture agli arti.

Cane nero in un campo di mirtilli

Un cane nero ferito ha salva la vita grazie ad una brava donna che si è fermato a soccorrerlo

Una volontaria, di nome Shena, durante una passeggiata ha notato qualcosa di nero in mezzo ad un campo di mirtilli. Inizialmente pensò si trattasse di un sacco della spazzatura, però poi, guardando meglio, si accorse che quello che aveva davanti era un cane ferito, dal mantello nero.

Cane nero in un campo di mirtilli

La donna provò a chiamarlo, ma il cane non reagiva agli stimoli. Era evidente che il randagio avesse paura di lei, ma nonostante questo non scappava. Solo in un secondo momento Shena capì che l’animale non fuggiva perché non poteva e non perché non voleva. L’animale aveva una zampa posteriore rotta e provava tanto dolore: questo era il motivo per cui non si muoveva.

Cane nero in un campo di mirtilli

Shena voleva portarlo via di lì, così prese il suo marsupio e creò una specie di cappio per fare un guinzaglio e dopo 30-40 minuti riuscì ad acchiapparlo ed a portarlo in macchina. A questo punto, la volontaria informò il suo capo che stava portando questo cane presso la loro sede, Regional Animal Protection Society. Qui, scoprirono che non aveva nessun microchip, così Shena decise di adottarlo e lo chiamò Blueberry.

Due giorni dopo fu sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre la frattura. A distanza di tre mesi dall’intervento Blueberry è tornato ad usare in pieno la sua zampa ed a correre come prima. Ora vive felice con la sua nuova mamma ed i suoi fratelli cani e gatti.

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