I cani, proprio come gli esseri umani, possono nascere con una serie di condizioni e disabilità. Una di queste condizioni può essere la sordità congenita. Questo può rendere la comunicazione e l’interazione con il mondo circostante una sfida per il cane e per coloro che lo circondano. Potrebbe avere difficoltà a rispondere agli stimoli uditivi come gli altri cuccioli intorno a lui. Crescendo, potrebbe non reagire ai comandi vocali o ai suoni che normalmente attirerebbero l’attenzione di un cane che può udire. Per questo motivo un cane è stato riportato in rifugio per ben 5 volte dopo essere stato adottato, e il motivo era sempre lo stesso: è disobbediente. In realtà, l’ultima famiglia che lo ha adottato ha scoperto che è sordo e così si spiega il suo essere disobbediente.
Più famiglie rinunciano al dolce cagnolino perché disobbediente
Ivor, un cagnolino randagio trasferito in rifugio, era più volte stato scelto da alcune persone, ma non è mai andata a buon fine. Ogni volta, i potenziali adottanti si erano lamentati della presunta disobbedienza del cucciolo. Secondo i proprietari temporanei, il cane non rispondeva ai comandi e sembrava ignorare chi lo chiamava, anche per il pasto o per una passeggiata.
Nonostante il suo aspetto affascinante con macchie bronzo su mantello bianco e una maschera su uno dei suoi occhi, Ivor non aveva ancora trovato nessuno che lo amasse a tal punto da tenerlo con se per sempre. Gli operatori del rifugio erano perplessi dalle accuse di disobbedienza. Alla fine, dopo una serie di test, è emerso che Ivor aveva gravi problemi uditivi, motivo del suo comportamento.
Il team RSPCA, consapevole della sua condizione, decise di addestrarlo per interrompere il ciclo di adozioni fallite e ritorni al rifugio. Il primo passo è stato insegnare a Ivor il linguaggio dei segni, che ha assimilato rapidamente, imparando diversi comandi di base. Fortunatamente, dopo alti e bassi, Ivor trovò una casa per sempre. Ellie e la sua famiglia lavorarono duramente per farlo sentire integrato, ma soprattutto, per renderlo felice. E alla fine, era questo ciò che contava di più nella vita.