Nei rifugi ci sono tanti animali che hanno bisogno di qualcuno disposto a prendersi cura di loro, ad adottarli, a portarli via di lì. Purtroppo non tutti sono così fortunati da trovare la persona giusta e restano lì per anni, nella speranza che prima o poi arrivi qualcuno. Ma, i cani spesso sono più dei posti a disposizione, motivo per cui i volontari ad un certo punto devono selezionarne alcuni da sottoporre ad eutanasia. Una cagnolina, cieca ad un occhio, e molto spaventata, era stata considerata non adottabile, per cui era da sopprimere. Per fortuna, una donna ha saputo di lei durante una visita al canile ed ha convinto suo marito ad adottarla e salvarle la vita.
Una cagnolina spaventata scopre cosa significa essere felice ed avere una famiglia
La protagonista di questa storia è Holly, una cagnetta randagia recuperata per strada ed affidata al Dallas Animal Shelter. Quando i soccorritori l’hanno trovata era fortemente denutrita ed aveva una ferita all’occhio destro, che poi le ha provocato la perdita completa della vista da quella parte. Da quando è stata portata in rifugio i volontari hanno provato in tutti i modi di risollevarle il morale e soprattutto di farle prendere peso.
Passavano i giorni, ma i miglioramenti erano poco evidenti. Holly se ne restava sempre sola, chiusa in un angolo, senza mai socializzare con nessuno. Ma, un giorno, una donna di nome Janae, fa una visita in rifugio e s’innamora di lei.
Non correva alla porta come fa la maggior parte dei cani, per attirare l’attenzione. Ho chiesto al volontario se potevamo portarla in cortile solo per farla uscire dal canile e passare un po’ di tempo con lei.
Fu in questo momento che i volontari le raccontano la sua storia e le spiegano che se non avesse trovato nessuno disposto ad adottarla sarebbe stata soppressa. Di fronte a queste parole Janae non ci pensò due volte e chiamò suo marito per raccontare questa storia e chiedergli se fosse d’accordo ad adottare Holly. È così che inizia la sua nuova vita, con una famiglia amorevole e tanti fratellini pelosi che giocano con lei e l’aiutano ad ambientarsi.