I randagi sono una realtà comune nelle città di tutto il mondo, costituendo una sfida per le comunità urbane. Questi cani, spesso abbandonati o smarriti, si trovano a vivere per strada, esposti a una serie di rischi per la loro sopravvivenza. Senza un rifugio sicuro o una fonte di cibo, si trovano a vagare in cerca di sostentamento e protezione. Tra le difficoltà che i randagi affrontano, ci sono le situazioni pericolose in cui possono trovarsi intrappolati, senza possibilità di uscire da soli. Come è successo a questo povero cane randagio, rimasto intrappolato in una fossa di cemento. Una donna stava camminando per strada quando sentì un cane abbaiare istericamente nelle vicinanze. Quest’ultima si precipitò verso il suono degli abbai e trovò fu un cane che piangeva disperato perché non aveva vie d’uscita.
Cane scomparso da 3 giorni non tornava a casa perché intrappolato tra le mura
Una mattina una donna stava passeggiando per strada quando all’improvviso ha sentito dei lamenti di un cane che piangeva in maniera spaventosa. La signora, preoccupata da questa situazione, decise di andare a vedere e dirigendosi verso i latrati, trovò un povero cane randagio all’interno di una fossa di cemento. In realtà sembrava più un fondo di una casa mai costruita, le cui mura erano troppo alte, per cui probabilmente il povero cagnolino ci era caduto dentro senza mai più riuscire ad uscire.
La signora corse in macchina a prendere delle crocchette per conquistare la fiducia del cagnolino ed un guinzaglio, nella speranza di riuscire a prenderlo. Appena la donna scavalcò le mura il cagnolino indietreggiò spaventato, ma non ci volle molto prima di fargli capire che poteva fidarsi di lei e non gli avrebbe fatto del male.
Lo prese in braccio e lo appoggiò al muro per farlo scavalcare, poi lo seguì e lo portò fuori di lì. Giunti in clinica scoprirono che aveva il microchip e che si era allontanato da casa da 3 giorni. I suoi proprietari lo stavano cercando e finalmente era tornato a casa, grazie al nobile gesto di questa donna.