Nella triste realtà delle strade, i cani randagi lottano ogni giorno per sopravvivere, spesso affrontando malattie, fame e maltrattamenti. Sono creature vulnerabili, senza un rifugio sicuro o cure adeguate, condannate a una vita di sofferenza e pericolo. Ma in mezzo a questa dura realtà, c’è ancora qualcuno capace di fare del bene: alcuni bambini, con il loro cuore tenero e puro, hanno cambiato il destino di un cane randagio. Trovando un cane con tre zampe in condizioni disperate, questi bambini hanno fatto la differenza. Senza il loro intervento, quel cane non avrebbe avuto alcuna possibilità di sopravvivenza. Grazie alla loro gentilezza e al loro coraggio, ora quel cane ha una nuova possibilità di una vita migliore, un futuro che altrimenti non avrebbe mai avuto.
Il cane tripode ha una seconda opportunità grazie alla gentilezza di alcuni bambini
Mentre giocavano spensierati, un gruppo di bambini ha trovato un cane abbandonato, affamato e in pessime condizioni, giacente sul ciglio della strada. Desiderosi di aiutare il povero animale, i bambini si sono subito messi in azione, per cercare qualcosa da mangiare con cui per sfamare il cane. Gli adulti a cui i bambini si sono rivolti hanno chiesto per chi fosse questo cibo ed i piccoli hanno raccontato del ritrovamento.
Ed è così che sono stati avvisati i soccorsi, i volontari dell’organizzazione di soccorso per cani, chiamata Sidewalk Specials sono intervenuti immediatamente per poter portare il cane via di lì. Arrivati in clinica, il veterinario lo ha visitato e dopo aver immediatamente notato che gli mancava un arto ha diagnosticato al rogna, malnutrizione e un’infestazione da zecche.
Ma la sua storia ha iniziato a prendere una piega diversa quando è stato accolto nella casa amorevole di Janice e suo marito Rolf. Eddie, così chiamato, ha iniziato a rimarginare le sue ferite, fisiche e emotive, giorno dopo giorno. Tre mesi dopo il suo salvataggio, Eddie era un cane trasformato. Purtroppo non ha avuto molto tempo per godersi la sua nuova vita poiché ha attraversato il ponte dell’arcobaleno troppo presto, a causa di un’insufficienza d’organo.