Peanut: lo scoiattolo del web

Peanut, lo scoiattolo più amato del web, sacrificato a causa di una normativa: il padrone punta il dito contro New York (VIDEO)

Gli animali selvatici possono trovare una seconda casa in mezzo agli uomini e, in alcuni casi, diventare dei veri e propri membri delle nostre famiglie, tanto da attirare l’affetto di comunità intere e persino dell’intera rete. Questo è ciò che è successo a Peanut, uno scoiattolo che ha conquistato il web con la sua personalità vivace e un legame speciale con il suo proprietario. Tuttavia, una recente norma ha segnato un epilogo inatteso per questa storia: il celebre scoiattolo ha dovuto essere sacrificato, suscitando dolore e amarezza nel padrone, che ritiene la città di New York responsabile di questa decisione.

Peanut: lo scoiattolo del web

Proprietario chiede giustizia per Peanut e Fred

Peanut, uno scoiattolo diventato famoso sui social, ha catturato l’attenzione per una vicenda che ha coinvolto le autorità di New York e la famiglia Longo, i suoi proprietari. Lo scoiattolo e un procione chiamato Fred, entrambi cresciuti in casa come animali domestici, sono stati sequestrati dalle autorità in seguito a un’indagine nella casa della famiglia a Pine City. Nonostante l’affetto dimostrato dai suoi proprietari e la sua popolarità online, Peanut è stato soppresso per effettuare un test antirabbico, necessario per valutare la presenza del virus.

Le autorità hanno applicato il regolamento che proibisce la detenzione di animali selvatici come scoiattoli e procioni nelle abitazioni private, e l’episodio è divenuto oggetto di grande attenzione pubblica. Secondo quanto riportato, Peanut avrebbe morso uno dei tecnici durante il sequestro, il che ha motivato la decisione di sopprimerlo per tutelare la salute pubblica.

Di fronte alla perdita, Mark Longo ha condiviso la sua indignazione sui social media, definendo l’episodio una tragedia e accusando le autorità di New York di essere intervenute in modo ingiustificato. Questa vicenda ha trovato ampio supporto online, portando molti a unirsi alla causa della famiglia e raccogliendo oltre 180.000 dollari attraverso una campagna di crowdfunding, destinati al loro rifugio per animali, “P’nuts Freedom Farm,” in memoria di Peanut e Fred.