La triste storia di Moet, la gattina che aveva perso gli occhi perché viveva in pessime condizioni

La storia che stiamo per raccontare parla di Moet, un bellissimo gattino persiano bianco che viveva a Muscat, Capitale dell’Oman. Il povero gattino, con molta fortuna, riuscì a sopravvivere ai suoi primi mesi di vita. Moet nacque in un allevamento in condizioni igieniche davvero pessime. In questo allevamento non si preoccupavano molto della salute degli animali ma pensavano solo ai loro profitti.

Molto presto il povero gatto andò in un negozio di animali dove però le sue condizioni peggiorarono inesorabilmente. La gabbia in cui stava il povero Moet era molto piccola e davvero sporca. A questo poi si aggiunse anche che il gattino non riceveva abbastanza cibo e acqua.

Moet incominciò mostrare tutti i sintomi di un’influenza da gatto ma non ricevette aiuto. I soccorritori dell’ Omani Paws lo salvarono e lo aiutarono ad ricevere le prime cure veterinarie. I medici che lo visitarono dissero subito che si trattava di una situazione davvero grave. Questo tipo di influenza colpisce occhi e vie respiratorie e può avere conseguenze fatali se non curata in tempo. Purtroppo Moet riportò un grosso danno agli occhi e i medici furono costretti ad esportarli completamente. Dopo due settimane dall’intervento chirurgico il dolce gattino, fortunatamente, andò in adozione insieme ad altri due gattini nella stessa famiglia.

La madre adottiva di Moet si chiamava Emily Shotter. la donna si innamorò perdutamente di lei e se ne prese cura con molta dedizione. Moet visse con lei per sei anni e poi, purtroppo, morì.

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Emily condivideva le immagini di Moet sui social e nel giro di poco tempo raggiunse 50 mila follower. Con l’ausilio della sua immagine sono state organizzate numerose raccolte fondi per gli animali in difficoltà. La sua triste storia è senz’altro servita a sensibilizzare le persone e ad aiutare altri animali con problemi di salute come lei. Basta poco per far del male ad un animale indifeso ma ce ne vuole altrettanto per renderlo felice ed amato.