Alberto, il cucciolo abbandonato in una scatola e senza speranza

La storia di Alberto purtroppo non è l’unica nel suo genere. Sono davvero molti gli animali che vengono abbandonati dai propri padroni o che ancora peggio subiscono maltrattamenti. Non tutte le storie hanno un lieto fine per i nostri adorati animali, ma fortunatamente ce ne sono molte che ne hanno uno. Alberto è stato abbandonato dal proprio padrone in una scatola, abbandonato dalla persona di cui si fidava ciecamente. Il legame di fiducia che si crea tra l’animale e il suo padrone non ha eguali, perciò non si può neanche immaginare come si possa sentire un cucciolo quando si ritrova abbandonato.

Alberto è stato ritrovato appunto in una scatola, le sue condizioni non erano delle migliori purtroppo. Il suo occhio era evidente che avesse qualcosa che non andasse, ed infatti aveva un’infezione causata da un verme. Probabilmente questo è il motivo del suo abbandono, il che rende il tutto ancora più triste. Il cucciolo ha tentato di resistere il più possibile e finalmente qualcosa di positivo sta per accadere nella sua vita. Una gentile donna lo ha trovato ed ha subito deciso di occuparsi di lui, ha immediatamente contattato la squadra di soccorso.

La donna era davvero colpita da quella situazione. Chiese aiuto e finalmente quella scatola diventò una ‘scatola di speranza’. Alberto aveva bisogno di molte cure: era denutrito, in pessime condizioni e presentava inoltre un’infezione da vermi oculari. Questo tipo di infezione è solitamente causato da mosche che si nutrono delle lacrime dei cani e depongono le uova nell’occhio.

Per fortuna un chirurgo decise di aiutarlo salvandolo dunque dalla cecità. Ora Alberto inizia a riprendersi la sua vita, inizia a mangiare e a giocare dando soddisfazione a tutti coloro che si sono presi cura di lui.

La storia di questo cucciolo è una storia di sopravvivenza e di rinascita, tutti dovrebbero avere una seconda opportunità come lui. Ci sono molti animali bisognosi e sta a noi umani di buon cuore e di animo buono cercare di offrirgli una prospettiva di vita vera e degna di essere vissuta.