Il lavoro dell’allevatore di cani è quello di puntare alla massima resa, facendo riprodurre i propri adulti ed ottenendo il numero più alto possibile di cuccioli, in modo da ricavarci più denaro possibile da ogni cucciolata. Tuttavia, prima di poter destinare un cane alla riproduzione, sia per quanto riguarda il maschio, sia la femmina, bisogna effettuare dei controlli. Non solo per verificarne la fertilità e fecondità, ma soprattutto dei controlli a livello genetico per assicurarsi che non ci siano delle malattie genetiche. Purtroppo non tutti gli allevatori fanno questi esami perché sono molto costosi, ed è per questo motivo che gli animali continuano a nascere con delle serie problematiche. Un esempio è questo cucciolo di Bulldog, scaricato dall’allevatore dietro la porta di un rifugio, perché nato con una paralisi.
Allevatore consegna il cucciolo paralizzato ai volontari di un rifugio
Un allevatore di cani, di razza Bulldog Inglese, abbandona uno dei nuovi cuccioli, dietro la porta di un rifugio, contenuto all’interno di una scatola di cartone. Il motivo di questo gesto risiede nel fatto che il piccolo è nato con dei problemi ai muscoli, per cui è paralizzato dalla nascita. I volontari hanno accolto il cucciolo e lo hanno chiamato Bueller.
Secondo il medico veterinario che lo ha visitato Bueller aveva una speranza, per cui i ragazzi si sono presi cura di lui, alimentandolo e fornendogli l’energia necessarie per recuperare le forze. Dopo aver recuperato peso era giunto il momento di agire. L’idroterapia fu il primo passo da fare perché rafforzava i suoi muscoli e Bueller si muoveva volentieri in acqua.
Successivamente gli crearono delle rotelle per insegnarli a muoversi. Così, giorno dopo giorno, il piccolo Bulldog migliorava sempre di più, fino a quando, un giorno, fece i suoi primi passi, senza nessun ausilio, lasciando tutti i ragazzi a bocca aperta.
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