Cristiano VizzoQuante volte avete pensato che la distanza tra voi e il raggiungimento di un obiettivo fosse troppo lunga? Quante volte avete gettato la spugna prima ancora di iniziare, spaventati dalla complessità dell’impresa? Per fortuna che il bambino protagonista di questa storia non si è fatto scoraggiare ed ha deciso di camminare lontano, non solo con le gambe, bensì con il cuore.
Questa è la storia di un bambino sudafricano di 13 anni. Il giovane veniva da Delft, una delle comunità più povere di Cape Town, e nonostante tutto ha camminato da solo per ben 2 miglia, solamente per salvare il suo cucciolo, Nanuk.
La preoccupazione del bambino
Il ragazzo ha iniziato seriamente a preoccuparsi nel momento in cui il suo cane ha smesso di mangiare e sono sopraggiunti problemi intestinali. Le sue feci erano sanguinolente. Era necessario l’aiuto di un esperto.
Purtroppo il primo centro di soccorso era a ben 2 miglia di distanza (cioè poco più di 3 chilometri), ma il ragazzo non si è perso d’animo. Armandosi di buona volontà e pazienza, ha preso in braccio il suo cane e si è incamminato.
La cagnolina molto magra e il ragazzo ci ha detto che non aveva abbastanza soldi per darle mangiare. Gli abbiamo detto che avremmo fatto di tutto per salvarla e per trovare qualcuno che potesse prendersi cura di lei.
Queste le parole di uno degli operatori. La situazione, dunque, appariva complicata.
La permanenza di Nanuk al rifugio
Purtroppo dopo poco tempo si è scoperto che Nanuk soffriva di una grave malattia che se non curata in tempo avrebbe portato alla sua morte. Fortunatamente, a consolarla durante il suo soggiorno in clinica c’erano alcuni gattini dolcissimi.
Penso che sia stato anche merito delle attenzioni dei gattini, oltre che delle nostre, se Nanuk ce l’abbia fatta.
L’amore e l’incoraggiamento di tutti, insomma, hanno fatto la differenza, e Nanuk alla fine è guarita! Adesso la cucciola deve solamente aspettare che una persona di buon cuore venga ad adottarla! Il lieto fine a volte è davvero dietro l’angolo, oppure a sole due miglia di distanza.
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Anna La Riccia
