Questa storia parla di una triste cagnolina che non si da pace dopo aver perso i suoi cuccioli.
Una madre farebbe tutto il possibile finanche l’impossibile pur di proteggere i propri figli. Purtroppo, però, spesso accadono cose che sono al di sopra delle nostre possibilità di controllo.
In questa storia parliamo proprio di una calamità naturale, dove anche la forza di una madre non ha molte possibilità. In queste situazioni la prima a cosa a cui si pensa è salvare quante più vite umane possibile, ma non sempre tutti gli sfortunati sono umani.
Infatti noi parliamo di una sfortunatissima cagnolina provata proprio da una di queste calamità. Una roccia crollata nell’Uttarakhand, in India, ha portato con se una vasta scia di morte e di feriti.
Innumerevoli persone hanno perso la vita in quell’infausto episodio che ha lasciato scampo a pochissimi superstiti. Quello che però ha colpito tantissimo è stata la fedeltà e l’amore materno di una cagnolina coinvolta nell’episodio.
La cagnolina viveva a Reini, una dei paesi fortemente colpiti dal crollo. Al momento del disastro non è riuscita a proteggere i suoi piccolini e il fiume che si allontana dalla città li ha risucchiati e portati via.
I testimoni presenti quel giorno sostengono di aver sentito la cagnolina piangere disperatamente per i suoi piccoli.
La scena è davvero straziante, soprattutto vedere la cagnolina che instancabilmente annusava ovunque alla ricerca di indizi. Persino quando gli abitanti del posto hanno dato da mangiare alla cagnolina, lei non si dava pace e continuava le sue ricerche.
I soccorritori erano davvero commossi nel vedere la determinazione e la tenacia di questa cagnolina. Per tutto il tempo ha continuato a cercare ovunque, in lungo e largo. Persino quando ormai la notte avvolgeva il silenzio di quel posto, lei non mollava.
Le ricerche continuavano senza sosta ed i soccorritori cercavano di dissuadere la cagnolina, ma non c’era modo di convincerla. Solo dei volontari di un’associazione di recupero animali riuscì nell’intento di allontanarla da quel posto.
Si spera che la piccolina possa trovare un nuovo posto da chiamare casa e che la diffusione di questa notizia spinga qualcuno ad adottarla. Magari l’amore di una nuova famiglia e una nuova sistemazione aiuterebbe a metabolizzare quel dolore.