Sono passati oltre 20 anni da uno degli eventi della storia contemporanea più sconvolgenti al mondo, quale l’attentato dell’11 settembre. Quattro attacchi suicidi coordinati misero a ferro e fuoco gli Stati Uniti, eseguiti da un gruppo di terroristi sotto le direttive dell’organizzazione Al Qaeda. Eppure, sembra che i fatti siano accaduti ieri, non a caso escono tuttora dei retroscena, compreso quello di cui ora vi andremo a raccontare, avente i cani per protagonisti.
Cani da salvataggio cadono in depressione per non essere riusciti a scongiurare la morte dei soccorsi
Le unità cinofila delle Forze dell’Ordine partecipazione quel maledetto giorno nel 2001 alle operazioni di soccorso. Le scene da horror che avrebbero visto non sarebbero mai state in grado di dimenticarle. Del contraccolpo psicologico ne risentirono pure i cani stessi, devastati dall’accaduto. Persero fiducia in sé stessi e cominciarono a mostrare segni di depressione.
Il fatto di non essere riusciti a eseguire la loro funzione aveva provocato una frattura in loro. Si sentivano impotenti davanti alle circostanze tragiche e ormai parevano aver perso ogni interesse a combattere. Il senso di malessere provato li portò ad arenarsi, a lasciarsi travolgere dalla tempesta di emozioni negative.
Ma gli agenti addetti a prendersene cura idearono un piano per confortarli. Orchestrarono delle finte operazioni di recupero, in cui loro stessi fingevano di essere i feriti. Il piano diede i frutti sperati, sicché, con il passare dei giorni, i cani cominciarono a mostrare dei notevoli progressi. I fedeli amici a quattro zampe tornarono a credere nella propria causa, dopo aver ricevuto i ringraziamenti dei “finti assistiti”. La strategia messa in atto permise di recuperare la situazione, almeno per quanto riguarda i “batuffoli di pelo”, dando loro una nuova ragione di vita.
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