Cucciolo di volpe salvato nelle campagne pugliesi: appena sarà in forze tornerà in libertà

Fortunatamente dei ragazzi che stavano passeggiando per le campagne e zone rurali si sono accorti in tempo. C’era un cucciolo di volpe di pochi mesi, solo, denutrito e abbandonato.

Aveva solo pochi mesi di vita e i due ragazzi si sono accorti subito che qualcosa non andava, era debilitato e in pessime condizioni di salute. Pian pianino sono riusciti ad avvicinarsi, senza spaventarlo troppo, lo hanno preso e messo in sicurezza. Senza di loro, non ce l’avrebbe fatta.

Dopo di che, hanno contattato i soccorsi per gli animali selvatici. Gli operatori del “Centro territoriale di prima accoglienza fauna selvatica” di Manduria sono subito giunti sul posto. Si trovavano a Maruggio, nelle campagne del Tarantino.

Si tratta di una zona boschiva dell’entroterra, tra il mare e le zone boschive della macchia mediterranea. É caratterizzata da una vegetazione molto fitta e incontaminata, piena di volpi e animali selvatici in genere.

Il cucciolo è stato visitato da un veterinario ed è ora sotto osservazione al centro. Una volta tornato in forze, sarà pronto per essere riportato in libertà nel suo habitat naturale.

Le autorità e gli esperti, ci tengono comunque a ribadire che gli animali selvatici non sono giocattoli, non hanno necessità di coccole. Anzi, l’eccessiva cura da parte dell’uomo può essere dannosa per i loro equilibri.

Inoltre, è severamente vietato portare delle specie selvatiche in abitazioni private. Nel caso in cui, come questo, si trova un animale selvatico ferito o in pericolo, si devono contattare le autorità oppure il centro faunistico di riferimento della zona.

Spesso, soprattutto in questo periodo, è possibile incontrare cuccioli di volpe, ricci, caprioli o simili. Spesso li vediamo da soli, ma non è detto che lo siano. Per cui prima di intervenire, è sempre opportuno osservare bene la situazione a distanza.

Nel centro ci sono veterinari e operatori specializzati che sapranno senz’altro curare e salvare l’animale, rendendolo nuovamente autonomo e idoneo alla vita in natura.

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