In Italia i padroni di animali domestici hanno l’obbligo di mettere dei microchip ai loro fedeli compagni di avventure. E per fortuna, aggiungeremmo, dato quanto sa rivelarsi prezioso lo strumento. Qualora venga perso (basta meno di quanto si possa pensare…), gli accertamenti di rito sul cucciolo, eseguibili con esso, consentono di risalire al proprietario.
Cucciolo si riunisce alla mamma umana dopo due anni, ma è come se non fosse passato un giorno
La storia di cui vi mettiamo ora a conoscenza non arriva, però, dalla nostra penisola, bensì dagli USA, più esattamente dallo Stato della Virginia. Qui una donna aveva smesso di avere notizie sul suo cucciolo da ben due anni. Da allora non aveva più avuto aggiornamenti a riguardo. Anche nei momenti di sconforto, ha, però, tenuto viva la speranza. Un giorno o l’altro l’avrebbe trovato e riabbracciato, si continuava a dire, per farsi coraggio. Quello spirito tenace premiato dal ritrovamento del cane in una zona boschiva.
Come ci fosse finito fin lì non è dato stabilirlo; tuttavia, il provvidenziale intervento dei soccorritori ha fatto la differenza. Una volta portato in clinica, il veterinario chiamato a occuparsi di lui ne ha tracciato un accurato quadro clinico. Fortunatamente, non aveva nulla di grave, anche se deve averne passate nel lungo periodo trascorso da randagio. Scongiurata la presenza di gravi disturbi, ha esaminato il microchip e, dopo aver scoperto l’identità della proprietaria, i volontari l’hanno contattata.
La fantastica notizia ha, comprensibilmente, sorpreso la mamma umana, la quale non ha perso un attimo. Era al settimo cielo e smaniava dalla voglia di rincontrarlo! Così si è messa d’accordo con l’associazione presasi cura di lui per riportarlo a casa. Quando l’ha vista, il Fido le è corso incontro, scodinzolando a tutto andare e riempiendola di leccate. Il tempo non gli ha fatto dimenticare la sua adorata proprietaria!
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