Questa è la storia straziante di un cane che sta per subire una eutanasia da solo e senza l’amore di nessuno. Solamente un detenuto ha deciso di aiutare questo povero cane ad avere una seconda possibilità e gli regala un caloroso abbraccio.
La storia del detenuto e del cane
Il cane Esther è stato salvato dai lobbisti degli animali. L’animale si trovava in uno squallido canile abbandonato di cui nessuno si occupava più. Difatti alla vista del mulino i lobbisti sono rimasti scioccati dalle condizioni del luogo e degli altri animali: il mulino era molto sporco e gli animali probabilmente non mangiavano da parecchi giorni.
Il povero cane era stato ignorato, maltrattato e isolato in un modo brutale per molto tempo e difatti era solito nascondersi quando vedeva le persone.
Generalmente, i cani come Esther non hanno una vita molto lunga poiché vengono soppressi. I soccorritori hanno però visto che era possibile salvare l’animale.
Per questo hanno contattato il “Programma K-9 addestrato in prigione” che permette ai detenuti di lavorare nei casi più brutti e complicati di abuso di animali domestici.
Il detenuto che è stato affidato a questo caso è John Mayon, il quale ha svolto un lavoro strabiliante nell’educare il cane ad essere leale.
Un ruolo molto importante nella guarigione di Esther lo hanno avuto i numerosi baci e abbracci che gli sono stati dispensati da John, portando ad una meravigliosa trasformazione dell’animale.
All’inizio Esther era diffidente nei confronti di tutte le persone, aveva paura e si rifugiava in spazi piccoli ogni qualvolta ne vedesse una.
Il fatto ha portato un grande cambiamento nella vita di Esther che finalmente è stata adottata da una meravigliosa famiglia e anche nella vita del detenuto John, il quale è arrivato a capire molti degli errori che lo hanno fatto finire in prigione.
John ha difatti deciso di candidarsi a molte altre iniziative di volontariato organizzate in prigione.
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