I rifugi sono pieni di animali randagi, recuperati dalle strade e accolti in queste strutture dove i volontari si prendono cura di loro. L’obiettivo finale è quello di trovare una famiglia per ciascuno di loro, qualcuno che possa adottarli e portarli fuori di lì. Purtroppo non tutti hanno questa fortuna di trovarla e restano per molto tempo in canile. Tuttavia, per fare spazio a nuovi cagnolini che hanno bisogno di un tetto sulla testa, i cani che sono malati o che non sono considerati “adottabili” a causa del loro carattere o del loro aspetto fisico, sono destinati all’eutanasia; ed è esattamente così che stava andando per il cane protagonista di questa storia. Ma, fortuna volle, che una brava donna venne a sapere della sua storia ed il giorno dopo si precipitò a salvargli la vita.
Cane con problemi cerebellari sfiora l’eutanasia grazie ad una donna dal cuore grande
Al rifugio di Detroit è arrivato un nuovo cane randagio, chiamato Noodle. I volontari del canile misero annunci sui social nella speranza che i proprietari lo reclamassero, ma questo non è mai successo. Tramite delle visite mediche scoprirono che il cane era affetto da una malattia degenerativa del cervello, che gli ha causato la perdita di coscienza.
A causa delle sue condizioni e del fatto che nessuno voleva adottarlo, il medico veterinario ha consigliato di effettuare l’eutanasia, poi programmata per il giorno dopo. Ma, la triste notizia arrivò alle orecchie di Tiffany Perkins, la fondatrice di PAWS Friend Network , un piccolo rifugio per cani anziani, paraplegici, amputati e nella sedia a rotelle.
La donna si recò presso il rifugio in cui era ricoverato Noodle e s’innamorò perdutamente di lui. Lo portò via di lì e lo fece incontrare con Luke, l’altro suo cagnolino. I due legarono immediatamente e diventarono migliori amici. Grazie alle cure e alle attenzioni della sua nuova mamma Noodle riprese peso e cominciò a sorridere. Ora vive felice con la sua nuova famiglia, che lo ama nonostante i suoi problemi.