Purtroppo, amici miei e cari lettori, oggi andiamo a raccontare una storia dall’esito tragico e fatale. Ma che ci aiuta a riflettere su come, a volte, trattiamo gli animali e come, invece, dovrebbero esser allevati. Ad oggi sono moltissime le leggi che permettono all’uomo di prendersi cura di alcuni animali nel modo giusto, soprattutto quelli di allevamento, domestici. Ma, in alcuni casi e in alcuni Stati, manca una legislazione solida in tal senso. E, ciò che ne viene fuori è che la tradizione o la noncuranza di alcune persone, può divenire fatale per altre, non solo per i nostri amici a quattro zampe. Insomma, oggi raccontiamo dell’esito fatale di una festa a causa di un toro. Ma voglio lasciarvi con un interrogativo: è davvero colpa dell’animale o dell’uomo, in questo caso?
Una donna, che si chiamava Josefina Roa, di ben 74 anni, risiedeva nel comune di Almàssera, nel sud della Spagna, non ce l’ha fatta. Non è sopravvissuta alla furia di un toro che, poche ore prima, era fuggito da una festa tradizionale che si teneva nella città vicina di Tavernes Blanques, poco distante da Valencia.
Ora, innanzittutto, voglio stringermi ai familiari della vittima in un abbraccio che, sono sicura, condividerete. In secondo luogo voglio fermarmi sull’accaduto per riflettere insieme a voi di come sia possibile, al giorno d’oggi, che cose del genere esistano. Queste brevi righe non vogliono essere scenario di polemica ma di critica e riflessione su ciò che noi esseri umani facciamo agli animali.
Per il nostro piacimento, per il divertimento e il gioco, a volte, non calcoliamo le conseguenze. A rimetterci sono gli animali stessi e, come in questo caso, anche altre persone. Vale la pena, quindi, allevare questi soggetti di tal stazza per il nostro divertimento esagerato, per poi rovinare la vita degli stessi animali, come questo toro, e condannare una persona a morte?