Due gattini con la sindrome di down finalmente sono stati adottati insieme

Questa la commovente storia di due fratelli gattini, sfortunati dalla nascita, ma che finalmente trovano un posto nel mondo. I due pelosi a quattro zampe infatti hanno al sindrome di down. Questa sindrome, come nel caso degli esseri umani, è dovuta alla presenza di un cromosoma in più. I gatti che presentano questa sindrome di solito si caratterizzano per avere caratteri fisici comuni come: naso largo, occhi a mandorla (talvolta molto distanziati), disturbi alla vista e all’udito: tutti caratteri posseduti dai due poveri gattini.

I piccoli erano stati disumanamente abbandonati in un vicolo di New York, in pieno inverno al freddo. Sicuro non erano stati graditi dalla loro famiglia o forse la mamma li aveva semplicemente abbandonati e lasciati lì. La piccola bimba Torbie, amante degli animali se ne accorse e la sua mamma subito chiamò l’associazione Hope Animal Rescue per portarli in salvo.

I piccoli erano molto timidi e non volevano muoversi. Non davano confidenza agli sconosciuti e talvolta provavano addirittura a mordere i soccorritori. Con l’aiuto di un soccorritore TNR (trap-neuter-return), sono riusciti a portarli in salvo.

È stato dopo che li abbiamo catturati che ci siamo resi conto che i loro volti erano diversi”
afferma un volontario

li veterinario che li ha esaminati, ha detto in seguito che si trattava di una anormalità cromosomica – una versione felina di sindrome di down.

Il gattino arancione aveva anche un disturbo visivo chiamato entropion, in cui il margine della palpebra ruota verso l’interno dell’occhio. Era molto timido e si aggrappava costantemente a suo fratello per cercare sicurezza e affetto. Michelle, la mamma della piccola salvatrice Torbie, non aveva intenzione di adottare un nuovo gatto in quel momento, ma questi due gattini si sono fatti strada nella suo cuore..

Avevamo bisogno di loro e siamo molto felici di essere stati scelti per essere la loro casa per sempre. Non passano un giorno senza coccole”
afferma Michelle