Il randagismo è un fenomeno molto diffuso ed è proprio per cercare di ridurlo e per assicurare il benessere animale che nascono le associazioni di salvataggio animali. Si tratta di gruppi di volontari che raccolgono animali dalla strada e li portano in rifugio, dove assicurano loro un tetto sulla testa e del buon cibo. Un giorno due volontarie si ritrovano a dover salvare un cane randagio che “abitava” in un vecchio edificio abbandonato e si proteggeva dal freddo con una sporca coperta.
Le volontarie riescono a catturare il cane ed a portarlo in rifugio dove si prenderanno cura di lui
Una mattina, Donna Lochmann, volontaria di St. Rescue of St. Louis, insieme ad una sua collega, Natalie Thompson, avvistano un povero cane randagio solitario. Erano in macchina, quando all’improvviso Natalie dice a Donna di fermare l’auto perché aveva visto un randagio che aveva bisogno di aiuto. Così tornarono indietro, scesero dall’auto e si recarono nel punto preciso in cui Natalie lo aveva visto, ma non sembrò esserci traccia di nessun cane.
Ma, proprio lì vicino si intravedeva un piccolo vicolo e Natalie, da brava soccorritrice, si avvicinò e scoprì il cane in fuga. Lo seguirono e videro che il randagio entrava in un edificio a più piani. Entrarono anche loro lì dentro e si ritrovarono davanti ad una scena straziante. Quel povero cagnolino viveva lì, in quella casa tremolante e con solo una vecchia e sporca coperta. Era molto molto magro e tanto spaventato, per cui per evitare che scappasse nel tentativo di mettergli il guinzaglio, cercò di prenderlo per la gola.
Lo attirò con delle salsicce ed a quanto pare ha funzionato, poiché così facendo sono riuscite ad avvicinarsi abbastanza per catturarlo. Ora il suo nome è Dodie e vive in rifugio, in attesa che qualcuno lo scelga e lo porti via.
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