I rifugi per animali servono per accogliere cani randagi, per assicurare loro cibo, acqua ed un tetto sulla testa, ma soprattutto per cercare loro una famiglia. Purtroppo le richieste di adozione sono sempre in calo ed aumentano, invece, l’arrivo di altri animali. Così i canili si riempiono e non c’è più spazio per altri animali bisognosi. Per ovviare a questo problema, quando “necessario”, per fare spazio nella struttura, si programma una lista in cui si riportano i nomi dei cani da sottoporre all’eutanasia. Tendenzialmente in questo foglio si inseriscono animali anziani o malati, o comunque animali che non hanno molte possibilità di essere adottati. Tuttavia, un giorno, in un rifugio del Texas, stava per essere sottoposto all’eutanasia un cucciolo di Golden Retriever, solo perché era molto timido e non riusciva a conquistare nessun adottante. Per fortuna, l’arrivo di un’associazione di salvataggio è riuscita ad evitare il peggio.
Cucciolo di Golden Retriever destinato all’eutanasia perché troppo timido
Accade in Texas, al rifugio di Laredo, Laredo Animal Care Services, dove il responsabile ha deciso di sottoporre all’eutanasia alcuni animali, perché la struttura era al completo e non potevano più accettare animali. In questa triste lista compare il nome di Darla, un cucciolo di Golden Retriever, che non riesce a trovare la sua famiglia adottiva a causa della sua timidezza.
La cagnolina sembrava aver capito a cosa stava andando incontro, così quando è arrivato il suo turno, ha iniziato a tremare, le sue gambe hanno ceduto e si è accasciata a terra. Non riusciva più a camminare, così i dipendenti l’hanno caricata in una carriola e la stavano portando nella stanza in cui sarebbe andata via per sempre.
Proprio in quel momento, arriva Clare Callison, la responsabile di Austin Pets Alive, un’organizzazione che salva gli animali dall’eutanasia. La sua attenzione viene subito colpita da Darla, la quale fu la prima ad essere salvata. Quello stesso giorno, la cagnolina è stata trasferita in un altro rifugio, il Mile High Lab Mission, dove i volontari si prenderanno cura di lei e le troveranno presto una famiglia.
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