Ci sono diverse razze canine su cui aleggiano falsi miti e credenze che tendono a metterle, ingiustamente, in cattiva luce. Tra queste ci sono anche i Rottweiler, forse i cani che più di tutti sono oggetto di discussione e dibattito.
Quando si parla di pericolo, viene spontaneo pensare a determinate cose che effettivamente possono rappresentare un pericolo, come ad esempio un’arma da fuoco.
Eppure, ci dimentichiamo fin troppo spesso che anche le cose più innocue possono comportare dei rischi. Basta pensare ad una scala su cui si potrebbe inciampare, un coltello da cucina affilato usato maldestramente oppure un elettrodomestico mal funzionante. Gli esempi possono essere svariati.
E nel caso di questi cani, perché essi rappresenterebbero un pericolo? Alla base di ciò ci sono diversi fattori. In primis, c’è l’aspetto: il Rottweiler è infatti un cane dalla stazza imponente e robusta, motivo per cui è adatto a ricoprire ruoli in corpi di polizia o squadre di soccorso.
Proprio in questi ambiti, però, è necessario anche insegnare al cane a difendersi e saper attaccare in caso di bisogno e, per quanto riguarda ciò, i Rottweiler sono caratterialmente molto forti.
Da qui, quindi, nasce il falso mito secondo cui questi cani sono di base violenti ed aggressivi. Falso mito rafforzato poi da alcuni episodi isolati dove alcuni cani hanno aggredito o addirittura ucciso persone.
In questi casi, però, il discorso si fa diverso, poiché la pericolosità di un cane, se non indotta volontariamente, deriva da delle cattive capacità di addestramento da parte dei proprietari.
I Rottweiler, quindi, sono di natura tutto fuorché un pericolo per l’uomo. Basti pensare che, in passato, erano prevalentemente usati dagli agricoltori come cani da pastore per sorvegliare e proteggere il bestiame!
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