Sapete bene cosa significa per un dolcissimo pelosetto, soprattutto se cucciolo, rimanere solo al mondo. Quando i nostri migliori amici a quattro zampe vengono abbandonati può accadergli di tutto. La vita, fuori, è molto pericolosa, tra traffico, auto, treni, fame e sete, che se li possono portare via da un momento all’altro. Insomma, nulla è facile per dei pelosetti quando si è piccoli e spaventati e questo cuccuiolo ne sa qualcosa. Era sprofondato in profondità a causa di una crepa nel terreno che non aveva visto. O, presumibilmente, inseguendo qualcosa che avrebbe voluto proprio mangiare. Ed è rimasto intrappolato in una gabbia che lo stava per portare via da questo mondo.
Fortuanatamente per lui un gruppo di soccorritori accorse in suo aiuto. Loro appartengono al gruppo di vigili del fuoco della città di Beykoz, in Turchia. Il cucciolotto urlava talmente tanto che lo sentirono dei passanti a metri e metri di distanza: una cosa mai vista, davvero!
Secondo quanto detto dai soccorritori stessi il pelosetto era lì da almeno una settimana. Valutando, questo, il suo stato di salute e il grado di dimagrimento e disidratazione cui era affetto al momento del salvataggio. Inoltre, quando arrivarono si resero conto effettivamente di quanto fosse difficile il suo recupero.
Il cucciolo era, pensate, a ben 200 piedi dalla superficie, ovvero 61 metri. Dovevano adoperarsi al più presto per portarlo di nuovo in su ma la cosa non era affatto semplice. Non potevano calare qualcuno perché troppo pericoloso ma, d’altro canto, non avrebbero mai permesso a quel pelosetto di morire lì sotto.
Ci vollero giorni affinché i Vigili trovassero un metodo efficace per salvare il cucciolotto. Pensate, arrivarono a chiamare anche il ministro dell’energia del Paese, Berat Albayrak, il quale ha contattato una compagnia mineraria per chiedere aiuto. Fu questa stessa a prestare ai vigili un attrezzo meccanizzato che è stato in grado di forare la superficie del terreno creando una buca abbastanza spaziosa.
Questa permise ai Vigili di scendere in sicurezza e liberare il cucciolotto, risalendo in superficie.