La storia che stiamo per raccontare è davvero toccante. I protagonisti della vicenda sono un cavallo e un bambino, Erez, al quale era stata diagnosticata la sindrome di Williams.
Era la prima volta che il bimbo entrava in contatto con un cavallo. L’animale aveva tentato molto silenziosamente e con grande delicatezza di avvicinarsi al lui che inizialmente si allontanò intimorito. Incredibilmente appena dopo però il piccolo provò avvicinarsi ed ebbe il suo primo contatto con lui. Infondo Erez era molto curioso di conoscerlo ma al tempo stesso era anche intimorito.
Il cavallo aveva mostrato di essere un animale molto tranquillo anche davanti a movimenti che avrebbero potuto spaventarlo. Il bimbo era felice di averlo conosciuto e iniziava a stringersi a lui con molto affetto. Avvicinò il viso al suo muso e seppure per un attimo I due si conobbero molto intensamente in quel momento.
Successivamente Erez abbracciò l’animale e lo tenne stretto a se. Incredibile e bellissimo l’atteggiamento del cavallo che sembrava capire perfettamente la situazione. Aveva avuto un comportamento superlativo e il bambino si sentiva a suo agio con lui perché percepiva la sua tranquillità.
Di quanto abbiamo appena detto ci rimane il video che aveva girato il papà del piccolo. L’uomo si augurava di testimoniare con quelle immagini che anche i bambini affetti da questa sindrome possono emozionarsi ed emozionare gli altri.
La sindrome di Williams è una patologia che si conosce solo dopo la nascita. Colpisce un bambino su 10.000, non ci sono cause o fattori scatenanti. Si distingue dal comportamento assunto dal bambino attraverso iperattività, coliti, e disturbi del sonno già dai primi mesi di vita. I bambini affetti da questa patologia sviluppano una particolare sensibilità a livello uditivo, e sono anche predisposti per altre malattie. Come ad esempio a livello cardiaco, renale e difficoltà nella crescita. Ci sono inoltre dei caratteri somatici che riconducono a questa sindrome come ad esempio lo strabismo.
Ma l’aspetto fondamentale di questa condizione è senza dubbio quello comportamentale. I bambini come Erez sono socievoli ed affettuosi. Preferiscono rapportarsi con gli adulti, hanno problemi relazionali e possono rimanere turbati per futili motivi. Sono soggetti ad episodi di collera eccessiva, hanno difficoltà nell’apprendimento dovuta alla scarsa concentrazione. Per la loro problematica sono molti gli interventi che possono essere fatti, tra questi l’equitazione. L’ippoterapia infatti è di sicuro un’ottimo metodo per il supporto psicologico nei bambini con certe difficoltà.
Questo tipo di approccio terapeutico infatti andrebbe ad agire sulla socializzazione e sulle problematiche dell’aspetto cognitivo migliorando le tempistiche di attenzione. Inoltre il bambino che si avvicina al mondo dell’equitazione si sente più sicuro e impara a gestire meglio le proprie emozioni.
LEGGI ANCHE: Candelillo, il cavallo che ogni giorno va a prendere il pane dopo il lavoro