Gianmarco CapoccettiLa vicenda è accaduta Brooklyn, famosissimo quartiere di New York, durante una giornata particolarmente piovosa. L’agente di polizia Michael Pascale sta svolgendo il suo classico itinerario di pattuglia. Durante il suo turno si imbatte in una scena che lo fa quasi commuovere: trova un cucciolo legato e abbandonato.
Nei pressi di una recinzione, sotto la pioggia battente, intravede una sagoma tremante e molto esile. Quando si accosta, quello che vede lo lascia senza parole. Infatti quella figura in lontananza è un cucciolo di cane nero, impaurito, bagnato e denutrito. Come se non bastasse il piccolo è stato legato, come se fosse stato lasciato lì a morire.
L’agente Pascale senza perdere tempo allora si avvicina al cucciolo e nota che è davvero rassegnato al suo destino. Il poliziotto non ha idea di quanto tempo il cane abbia passato in quella condizione e quanto tempo potesse rimanere prima che si verificasse lo scenario peggiore.
La prima cosa che Pascale fa è slegare il cane che non smette più di piangere e dimenarsi, e portarlo velocemente in auto al caldo. Dopo averlo soccorso, realizza che sono necessarie cure mediche immediate per il cucciolo e lo porta presso l’ASPCA, nota clinica veterinaria.
Una volta stabili le condizioni del cucciolo, è tempo di dare una nuova casa e un nuovo nome al suo amico. Il piccolo viene chiamato Joey da Michael che non riesce più a separarsi da lui. Dopo questa esperienza l’agente pensa bene di adottare questo cucciolo, con il benestare della sua compagna di vita.
Questa vicenda ha cambiato profondamente Michael Pascale che ha cominciato a battersi con tutte le sue forze contro l’abbandono degli animali. L’agente infatti afferma che: “Incatenare gli animali e lasciarli in quel modo è un atto spregevole. Gli animali hanno bisogno e meritano compagnia”.
Sarebbe bene che tutti imparassimo qualcosa da questa storia affinché la barbarie dell’abbandono dei cani o di qualsiasi altro animale, possa cessare. Così come i maltrattamenti e ogni altra pratica che possa fare del male ai nostri amici pelosi.
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Anna La Riccia
