La storia che stiamo per raccontare vede come protagonista un ristoratore di buon cuore che viveva in Perù. L’uomo era titolare di un piccolo ristorante chiamato Ajilalo. Fin dall’inizio della sua attività l’uomo ogni giorno si offriva di preparare del cibo ad alcuni cani che abitualmente andavano a trovarlo.
Gerardo Ortiz, questo era il suo nome, solitamente dava da mangiare ai cuccioli ancor prima dell’apertura del proprio ristorante. Aveva così tanta voglia di aiutarli che un giorno accadde un fatto davvero molto toccante. Un cucciolo si era avvicinato alla sua attività con uno sguardo affamato e Gerardo non seppe fare finta di nulla. Così decise di preparare un piatto caldo solo per lui.
Da quando aveva intrapreso la sua attività di ristoratore l’uomo aveva aiutato moltissimi cani randagi. Tutti loro avevano bisogno di cibo e lui non aveva mai rifiutato nessuno. Ad un certo punto decise persino di istallare fuori un piccolo distributore di crocchette e acqua, tanto era grande il suo amore per i cuccioli.
Molti dei randagi che si recavano da lui erano ormai abituali ma non mancavano ogni giorno dei nuovi arrivati. L’uomo iniziò anche a dare loro dei nomi per identificarli meglio e instaurare un rapporto di amicizia. Gerardo aveva continuato a dare del cibo a quelle anime innocenti malgrado la crisi. Infatti come sappiamo a causa dalla pandemia molte attività compresa la sua si ritrovarono in difficoltà.
Era perfettamente consapevole che quelli erano tempi difficili anche per loro. In quel periodo di crisi economica molte famiglie a basso reddito avevano deciso di abbandonare i loro animali domestici. In questo modo il numero di randagi era aumentato notevolmente.
Il buon ristoratore non aveva solo interesse di sfamarli ma cercava di aiutarli in tutti i modi. Infatti si impegnava a cercare loro una casa e sensibilizzava il più possibile le persone su quanto fosse importante sterilizzarli. L’uomo aveva così commentato:
Purtroppo nel Paese si verificano molti casi di abbandono dei cuccioli. Ciò che più preoccupa è la sovrappopolazione dovuta alla mancanza di sterilizzazioni di massa. Anche la vendita di animali è un problema. Credo che se il governo peruviano appoggiasse i rifugi e lanciasse una campagna di sterilizzazione in tutto il paese, potremmo fermare così tanti abusi.
Il lavoro di Gerardo era stato apprezzato da moltissime persone in più egli stesso volle lanciare un appello di aiuto agli altri ristoratori. Chiedeva loro di cercare nel loro piccolo di contribuire il più possibile a dare una mano a questi poveri animali. L’uomo infatti spiegò:
Se ogni azienda mettesse insieme il cibo avanzato alla fine della giornata, tutti i cuccioli senza una casa verrebbero nutriti e potremmo anche aiutare i rifugi con quello.
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