Bambina disabile gioca con il suo cagnolino

Incredibile amicizia nasce tra una bambina disabile ed un dolcissimo Golden Retriever: la loro storia commuove il web (VIDEO)

Un bambino ed un cucciolo che crescono insieme sono la cosa più bella del mondo. Molti genitori non la pensano in questo modo, anzi temono che la vicinanza di un cane possa interferire con la salute dei loro figli, ma non è così. Anzi, possono solo che fare del bene, non a caso si utilizzano cani da terapia o da supporto, anche per i bambini speciali. Il vostro cucciolo si affezionerà così tanto al piccolo umano che non lascerà mai che gli succeda qualcosa e diventerà il suo angelo custode, oltre che il suo compagno di giochi. Il dolcissimo filmato in cui una bambina disabile gioca con il suo Golden Retriever ha commosso tutto il web.

Bambina disabile gioca con il suo cagnolino

Una tenera bambina disabile ha come migliore amico il suo dolcissimo cucciolo di Golden Retriever

Questa incredibile amicizia vede come protagonisti una bellissima bambina, di nome Brynn ed una femmina di Golden Retriever, Indie. Quando la piccola aveva solo due anni, i medici le hanno diagnosticato la leucodistrofia, cioè una malattia che colpisce il sistema nervoso, in particolare la parte bianca del cervello. A questo livello, avviene accumulo di sostanze, che dovrebbero essere normalmente scartate, ed interferiscono con le varie funzioni. Quando si localizzano a livello di mielina, che riveste i fasci nervosi, va ad alterare la trasmissione nervosa.

Bambina disabile gioca con il suo cagnolino

Dopo averlo scoperto, i suoi genitori hanno pensato che adottare un cane potesse farla sentire meglio, così adottano Indie. Infatti, tra i due si viene a creare un legame indissolubile. I due amichetti passano le intere giornate a giocare, a farsi le coccole. E quale migliore terapia di questa?

Per la sua mamma è una gioia vederla così felice, così registra questa dolcissima scena d’amore e la pubblica su YouTube, commovendo tutto il web.

LEGGI ANCHE: Il loro cane si intrufolava sempre nel letto della bambina: non voleva lasciarla da sola durante la notte perché lei aveva sempre paura