La storia che stiamo per raccontare è ambientata a Leopoli. Come sappiamo in questa città risiedono i più grandi sostenitori della separazione dall’Unione Sovietica. Leopoli è anche l’anima dell’Ucraina e simbolo del suo nazionalismo. Iryna, la protagonista del racconto, era un’insegnante di letteratura straniera che voleva trasmettere ai suoi alunni i valori della gentilezza e della compassione per i gatti senzatetto. La donna aveva dichiarato:
Perché lo sto facendo? Perché amo gli animali e in particolare mi piacciono i gatti… ho 3 gatti!
La donna aveva come obbiettivo quello di trasmettere ai propri alunni tutto ciò che poteva rappresentare l’empatia nei confronti di tutti gli esseri viventi, animali e persone. Insegnava loro di non ignorare il mondo e tutto ciò che li circondava. I valori fondamentali per quella donna erano senz’altro compassione, impegno e responsabilità.
Attraverso queste basi sarebbero riusciti a donare con amore il loro prezioso aiuto ai gatti abbandonati per strada. Infatti questi non avevano la fortuna di ricevere attenzioni da una famiglia ma i suoi alunni potevano comunque farlo. Iryna diceva ai bambini:
“date da mangiare a un gattino solo per strada, non feritelo. Un sacchettino di cibo per gatti costa come una tazza di caffè, ma può salvare una vita.
Ovviamente i gatti randagi facevano molta fatica ogni giorno a procurarsi da mangiare e quando le temperature scendevano le loro difficoltà aumentavano. Per questo motivo Iryna spiegava ai ragazzi della classe che questi piccoli amici avevano bisogno del loro preziosissimo aiuto.
Al centro di Leopoli apparvero le prime mangiatoie per i felini randagi utili a creare un punto di riferimento sia per gli animali che per coloro che portavano cibo. Gli alunni si dimostrarono subito entusiasti nei confronti dell’iniziativa. La donna disse a proposito:
Abbiamo preso in prestito l’idea delle mangiatoie per gatti da Internet.
Gli alunni si impegnarono a costruire delle case per gatti accanto alle mangiatoie con l’aiuto delle loro famiglie. In questo modo i gatti randagi potevano anche ripararsi dal freddo.
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