Jake, il cane sordo e cieco abbandonato a 16 anni

La storia che stiamo per raccontare è davvero triste e vede come protagonista Jake. Si trattava di un cucciolo di 16 anni che purtroppo era stato abbandonato dai suoi padroni. Il fatto ancor più grave della vicenda era che oltre che essere un cane anziano, fosse anche sordo e cieco.

Malgrado questo il povero Jake, nell’indifferenza dei suoi proprietari rimase solo al mondo. Questa vicenda dimostra quanto un essere umano possa trasformarsi in una vera e propria bestia senza cuore. É senza dubbio l’ennesima storia che racconta quanto sia difficile per un cane ritrovarsi a fare la vita da randagio dopo aver vissuto per lungo tempo in famiglia.

Per il povero cucciolo, la situazione era alquanto più difficoltosa vista l’età e i problemi fisici con i quali conviveva. Oltre a questo Jake dovette fare i conti quindi con la solitudine e l’abbandono. Si trattava di un cane di 16 anni, di razza pastore scozzese, che viveva un’esistenza per niente facile. Questo però non giustificava affatto il gesto dei suoi ex proprietari, che si dimostrarono irrispettosi e senza cuore.

Il suo padrone un giorno gli mise il guinzaglio e lo portò presso l’ Associazione Humane Society di Crowfors County, negli USA. Quando i volontari lo videro arrivare nella struttura pensarono che si trattasse dell’ennesima storia di salvataggio ma purtroppo la realtà non era quella. Era il suo proprietario che voleva abbandonarlo li.

La motivazione che l’uomo aveva dato suscitò davvero molta disapprovazione. Nessuno poteva più prendersene cura, l’animale era anziano, sordo e cieco e necessitava di troppe attenzioni. Chiaramente quando si prende in casa un animale è normale prendere atto del fatto che si debba dedicare loro del tempo e tutte le cure necessarie. Ma questo non venne considerato da quelle persone.

Per questo motivo il povero cane rimase solo, lasciato nella struttura. Era spaventato e disorientato e sicuramente non si aspettava un tradimento simile da parte dei suoi familiari. Nonostante ciò, grazie ai social, la sua storia fece il giro del web. In pochissimo tempo una famiglia propose di prenderlo in casa e in tempi brevi andò in adozione.