Ci sono alcune storie che colpiscono più di altre e questa è una di quelle. Stiamo parlando di un povero cucciolo di bulldog abbandonato nella neve dal suo padrone perché ritenuto inutile. La sua unica colpa è quella di essere nato con una zampa in necrosi.
Per questo motivo, il padrone, senza provare un minimo di rimorso e di sensibilità, portò il cucciolo nella neve e lo lasciò lì. Più il tempo passava e più la povera creatura veniva ricoperta dalla neve che scendeva. Inoltre, a causa delle forti temperature gelide il bulldog si ritrovò da solo a combattere per rimanere in vita.
Quando la situazione sembrava degenerasse sempre di più, passò un uomo che notò il cagnolino. Egli senza pensarci due volte lo prese con sé e lo avvolse con una coperta per ripararlo dal freddo. Successivamente chiamò i soccorsi per animali locale per assicurare al piccolo delle cure adatte a lui.
La prima cosa che fecero i soccorritori fu quella di mettere Il piccolo bulldog vicino a una stufa per farlo scaldare. Mentre il cucciolo si stava riprendendo lentamente gli diedero un nome: Draper. Per assicurarsi che la zampa in necrosi non portasse altre infezioni al resto del corpo, gli medicarono la ferita e cambiarono le bende costantemente.
Con il passare dei giorni Draper sta diventando sempre più forte e soprattutto sta crescendo in una famiglia che lo ama, nonostante tutto quello che ha vissuto. Inoltre, il cucciolo non si lascia limitare assolutamente dalla sua disabilità: corre e gioca continuamente con gli altri cagnolini, gattini e umani che si prendono cura di lui.
Questa storia è la prova che nel mondo ci sono persone che possono fare la differenza, anzi in questo caso sono bastati pochissimi gesti per salvare la vita di un cucciolo da un destino crudele. Draper è la dimostrazione che non esistono animali inutili e ,soprattutto, non è una disabilità a fermare la vita di un cucciolo.
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